Padovana di nascita, ora vive a Roma, 38 anni e madre di due figli. Laureata in Scienze Politiche all’Università di Bologna, ha conseguito anche un Master in Comunicazione e Relazioni Istituzionali.
Paola Diana si definisce: mamma, imprenditrice, blogger.
Ha fondato e amministra un’agenzia di ricerca di personale specializzato nella cura dei bambini e della casa, per famiglie di tutto il mondo, Nanny & Butler, ed un portale in cui domanda e offerta di collaborazione domestica si incontrano direttamente, Your Domestic Staff.
È nata prima Paola mamma o Paola imprenditrice?
E’ nata prima la Paola mamma. La nascita dei miei due meravigliosi figli, Sofia e d Edoardo, mi ha sicuramente resa una persona migliore, più organizzata, più multitasking e più responsabile: tutte doti fondamentali per un buon imprenditore. In seguito, dopo avere capito e vissuto sulla mia pelle le esigenze di una madre che lavora e dopo avere cercato, fra mille peripezie, una valida tata che li seguisse, ho deciso che avrei riempito il vuoto presente in Italia in questo mercato dei servizi rivolti alla famiglia. Selezionare chi si prenderà cura dei nostri piccoli tesori è sicuramente la sfida più grande ed è molto più difficile che trovare un buon manager per un’azienda.
Qual è il segreto per conciliare il lavoro con la famiglia? Si deve rinunciare a qualcosa o si riesce davvero a fare tutto?
Il segreto è fare il massimo, tenendo sempre a mente che non possiamo fare tutto e che wonder-woman esiste solo nei fumetti. Una sana presa di coscienza di quali sono le nostre priorità e quali sono i nostri limiti, può senz’altro contribuire alla riuscita di una vita personale armoniosa, in cui vita privata e lavorativa si fondono. A tutte le mamme consiglio di farsi aiutare, dai papà innanzitutto, come dai familiari e chi può, dalle tate.
E il trucco per diventare delle imprenditrici di successo?
Il trucco è: partire da un bisogno, dalla domanda, poi studiare molto bene il mercato di riferimento; avere una visione e un’idea nuova va bene, ma bisogna sempre fare con se stesse anche l’avvocato del diavolo, in modo da essere pragmatiche e realiste; non avere paura dei cambiamenti perché ogni business è in divenire e non bisogna mai fermarsi, ma innovare sempre; saper fare squadra e saper motivare le persone che lavorano per te, farle sentire parte di un tutto che le riguarda e il cui successo dipende anche da loro e dal loro lavoro; una buona dose di forza di volontà, pazienza e buone relazioni aiutano infine a raggiungere la vetta.
Il consiglio alle famiglie che ricercano una figura professionale che si prenda cura dei propri bambini. Quali sono i requisiti obbligatori che si debbono ricercare? Qual è l’errore più comune in cui si può incorrere?
I “must” sono l’affidabilità, il buon carattere e le buone referenze. L’errore più comune dei genitori è avere aspettative esagerate, che rasentano l’utopia: saranno eterni insoddisfatti.
Quale dei progetti che segue sente che la rappresenta di più?
Ora che abbiamo aperto l’Accademia Nanny & Butler per formare le tate italiane, sento che sto non solo ampliando il business ma anche offrendo un servizio che ha un valore sociale, soprattutto in un periodo di crisi così nera e in un paese in cui l’occupazione femminile è a livelli sconfortanti: siamo ultimi in Europa, primi solo a Malta.
Tornate a trovarci domani, nella seconda parte di questa intervista vi faremo conoscere un altro importantissimo progetto che impegna Paola.
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