Credo che in molte si ritroveranno in questa descrizione: c’è una mamma con il suo bambino, in mezzo ad altre mamme con i loro bambini.
Le altre mamme sono vestite e truccate di tutto punto, i loro bambini sono l’esempio della perfezione: stanno seduti composti, non urlano, non si buttano per terra, ubbidiscono ai comandi sussurrati delle loro madri.
Poi ci siamo noi: vestite con la prima cosa che ci è capitata sotto mano, i capelli che assomigliano ad un nido di uccelli e due occhiaie sotto gli occhi da fare invidia a un panda; e i nostri figli, con la bocca sporca di cioccolato, le manine appiccicose, che urlano, corrono e non stanno un attimo seduti neanche se li leghiamo alla sedia …
Mamme perfette vs. Mamme imperfette
Eh, sì, amiche mie, basta una sola occhiata ad una di quelle mamme, o da una di quelle mamme, e quella parvenza di autostima che eravamo faticosamente riuscite a racimolare se ne torna dritta dritta da dove era venuta: sotto la suola delle nostre scarpe!
Dopo aver tirato fuori il meglio del nostro repertorio di insulti, urla e minacce, ci guardiamo intorno e scopriamo che tutti gli occhi sono puntati su di noi. Alcuni sguardi sono divertiti, altri di palese disapprovazione, e pure un po’ disgustati.
È a quel punto che scatta il nostro “Mea Culpa“: “dove ho sbagliato?”, “Non sono stata abbastanza severa?“, “Non gli ho dato abbastanza regole?” e, la più classica delle domande “Ma cosa ho fatto di male?“
Insomma, dobbiamo per forza aver fatto qualcosa di sbagliato, e ci rassegniamo alla convinzione che saremo per sempre inferiori a quelle mamme in apparenza perfette. Specialmente quando queste, con malcelata soddisfazione, ci informano che loro figlio non ha mai dato loro quel tipo di problemi.
Solidarietà tra le mamme: questa sconosciuta!
Eh, già, care mamme perfette, ora mi rivolgo a voi!
Lo so che quando nostro figlio sembra un angioletto, in confronto agli altri che si comportano male, la sensazione di superiorità che si prova ci dà più alla testa di uno shottino di Tequila, ma, invece di alzare il naso per aria e giudicare, pensate a tutte le volte che vostro figlio non è stato così perfetto (perché ci sono state) e provate a dire una parola di incoraggiamento a quella povera mamma che sta passando l’inferno; perché ricordate, al suo posto potreste esserci anche voi …
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