Per la maggior parte dei genitori l’ora della pappa è tutto fuorché un momento piacevole!
Sono tantissimi i bambini che, già a partire da un anno, rifiutano il cibo senza un apparente motivo. Secondo la psicologa Aurora Mastroleo, specializzata in disturbi alimentari dei bambini, nella stragrande maggioranza dei casi il rifiuto del cibo ha una matrice psicologica e non organica.
Per esserne certi e mettere in atto i giusti interventi è però necessario rivolgersi fin da subito al pediatra, in modo da accertarsi che il rifiuto del cibo non dipenda da un malessere fisico del bambino. Solo una volta esclusa questa eventualità si potrà procedere con altre considerazioni, naturalmente in base all’età del piccolo.
I motivi psicologici per cui i bambini rifiutano il cibo a 1 anno
In genere, i bambini di un anno rifiutano il cibo poiché risentono dell’interruzione del rapporto esclusivo con la mamma. Di conseguenza faticano ad accettare la novità del cucchiaino che, diversamente dal periodo dello svezzamento, viene completamente sostituito al seno.
In questa fase occorre tanta pazienza e rispetto per il piccolo che, disorientato, necessita di rassicurazioni continue e di un progressivo cambio delle abitudini alimentari. È buona regola proporgli il cibo in modo graduale come durante le prime fasi dello svezzamento.
I motivi psicologici per cui i bambini rifiutano il cibo a 2 anni
Raggiunti i 2 anni, i bambini cominciano a rivendicare la propria identità ribellandosi anche a tavola. Il modo più corretto di reagire al rifiuto del cibo non è assecondare la protesta, bensì rispettarla senza però rinunciare alla negoziazione.
Insistere e obbligare il bambino a mangiare serve a poco, pertanto l’unico modo per scongiurare carenze nutritive importanti è mediare proponendogli, ad esempio, una verdura al posto di un’altra.
Insomma se vostro figlio non vuole proprio saperne dei broccoli verdi, provate a proporgli le carote arancioni!
I motivi psicologici per cui i bambini rifiutano il cibo a 3 anni
Il rifiuto del cibo dai 3 anni è sintomo di qualcosa che non va nella quotidianità del piccolo, quindi la sua protesta a tavola può essere espressione di un disagio legato a un momento particolarmente difficile, come l’inserimento all’asilo, la sostituzione della tata e così via.
Anche in questo caso è buona regola evitare di forzare il bambino a mangiare e soprattutto mantenere la calma, poiché solo in questo modo sarà possibile comunicare con lui per capire cosa c’è che non va.
Anche i vostri bambini rifiutano il cibo? Quali sono i vostri trucchi per farli mangiare?
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