L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha messo a punto un calendario di vaccinazioni da effettuare in gravidanza al fine di proteggere il feto da eventuali malformazioni e di prevenirne la morte perinatale.
La gravidanza è un momento straordinario nella vita di ogni donna, e proteggere la propria salute e quella del proprio bambino è di primaria importanza.
Una delle vie più efficaci per farlo è attraverso le vaccinazioni. In questo articolo, parleremo dei diversi vaccini consigliati in gravidanza, di quando farli e di perché alcuni sono controindicati.
Il vaccino anti-rosolia prima della gravidanza
Tutte le donne in età fertile che desiderano mettere al mondo un figlio dovrebbero sottoporsi al Rubeo Test, il quale permette di sapere con certezza se si è già contratta in passato la rosolia. Qualora l’esito sia negativo è necessario vaccinarsi contro questa patologia che, se sopraggiunge durante i 9 mesi di gestazione, può essere molto pericolosa per il feto.
Chi ha deciso di mettere in cantiere un figlio, dunque, e non ha sviluppato gli anticorpi contro la rosolia, deve sottoporsi al vaccino MPR (morbillo/parotite /rosolia).
In previsione di una gravidanza, infatti è essenziale che le donne siano protette da morbillo-parotite-rosolia (MPR) e anche dalla varicella, poiché l’infezione contratta durante la gravidanza, soprattutto nelle prime settimane, può portare a serie complicanze per il nascituro.
È fondamentale che la donna sia vaccinata regolarmente da almeno un mese prima del concepimento, poiché i vaccini MPR e varicella contengono virus vivi attenuati, che possono essere pericolosi per il feto in via di sviluppo. Per questo motivo, i vaccini contro MPR (morbillo, parotite, rosolia) e varicella non sono consigliati durante la gravidanza.
I vaccini in gravidanza disposti dall’Oms
Durante la gravidanza, è raccomandata la vaccinazione contro difterite, tetano, pertosse (dTpa) e influenza, entrambi consigliati dall’OMS.
Proteggere il neonato dalla pertosse
La vaccinazione dTpa è particolarmente importante, poiché la pertosse contratta dal neonato può essere molto grave o persino mortale, e la fonte di infezione è spesso la madre. È consigliabile effettuare questa vaccinazione tra la 27ª e la 36ª settimana di gestazione per garantire una protezione ottimale al neonato.
Essendo previsto nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, il vaccino in gravidanza contro la pertosse è gratuito e va ripetuto a ogni gravidanza.
Le recente tragedia della neonata di Ancona, morta a soli 15 giorni a causa di una combinazione letale di pertosse e virus respiratorio sinciziale, sottolinea l’importanza del vaccino contro la pertosse in gravidanza e della sua corretta divulgazione: la mamma della piccola, infatti, come molte altre, afferma di non avere avuto nessuna informazione a riguardo durante la gestazione.
Proteggere mamma e bambino dall’influenza
È inoltre importante che la donna sia immunizzata contro l’influenza durante la gravidanza, poiché questa malattia aumenta il rischio di complicanze per la madre e per il bambino. La vaccinazione contro l’influenza può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza, utilizzando il vaccino inattivato.
È inoltre disponibile per le future mamme anche il vaccino anti-covid: la scelta di sottoporsi o meno alla vaccinazione è da prendere insieme al proprio medico: essere informati sulle vaccinazioni raccomandate e seguire le indicazioni degli operatori sanitari possono contribuire a garantire una gravidanza sicura e un neonato sano.
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