Risparmiare è un’arte e noi mamme lo sappiamo bene perché ce ne inventiamo sempre una pur di far tornare i conti a fine mese. In Giappone l’arte del risparmio è racchiusa tutta in un libricino dall’aspetto anonimo ma che è andato a ruba nelle librerie di mezzo mondo: si chiama Kakebo ed è “il libro dei conti di casa“.
Kakebo, il libro per risparmiare
Che si tratti di un single oppure di un nucleo familiare numeroso, di coppie senza figli o con, di un pensionato o un adolescente, quasi tutti i giapponesi hanno il loro Kakebo personale. Da noi è conosciuto con il sottotitolo di “metodo giapponese per imparare a risparmiare” e sta conseguendo un successo enorme, in particolar modo tra le mamme. Lo scopo di questo libricino è quello di rendere le persone maggiormente consapevoli delle proprie spese perché il Kakebo è uno strumento, tanto più efficacie se si hanno degli obiettivi.
Come si risparmia con Kakebo?
Il Kakebo è la chiave di lettura per fare ordine nel guazzabuglio dei conti mensili, tra bollette, spese scolastiche e mediche, corsi sportivi e molto altro ancora.
La parola d’ordine quindi è organizzazione. Non appena arriva il primo del mese, prendiamo carta e penna e iniziamo a segnare le entrate e le uscite fisse: in questo modo potremo sapere quanto denaro ci resterà alla fine del mese. Ora scrivete l’obiettivo che intendete raggiungere dopo 30 giorni (senza esagerare) e imponetevi di riuscirci.
In un altro foglio trascrivete tutte le spese giornaliere di “sopravvivenza”, come dice il Kakebo. In questa categoria fanno parte le somme spese per l’alimentazione, i trasporti, i figli e così via. Altri due fogli invece saranno destinati agli optional (shopping, musica, libri, spettacoli, etc.) e agli extra (riparazioni, regali, casalinghi e così via). A fine mese potrete iniziare a farvi un’idea di ciò che è realmente indispensabile e di ciò che può essere tagliato.
Alla fine dell’anno avrete così un quadro chiaro dei vostri movimenti e sicuramente avrete imparato a ottimizzare le vostre spese e i vostri risparmi.
Che ve ne pare? Volete iniziare anche voi a usare il Kakebo?
Il video della settimana