Quanti genitori amano portare i propri figli in piscina per farli sguazzare in acqua? E quanti stanno attenti all’igiene delle strutture ricettive o delle case private in cui sono presenti queste piscine? Sottolineiamo questo aspetto perché curare l’igiene personale dei bambini è molto importante per prevenire contagi e batteri e far vivere un’estate serena a tutta la famiglia.
Le piscine, per esempio, per quanto divertenti e belle per grandi e bambini possono essere “pericolose” se si ha l’abitudine di fare la pipì in acqua. Non tutti sanno che fare la pipì in piscina è sbagliato e ai bambini bisognerebbe spiegare il perché.
Pipì e cloro: i falsi miti
In tanti pensano che fare la pipì in piscina non sia dannoso per la salute perché il cloro presente nell’acqua ha un potere disinfettante. In verità la scienza smentisce questa credenza e spiega il perché si debba evitare di “farla in acqua”.
Pipì in piscina: che cosa dice la scienza
Che cosa ci dice la scienza? Un team di ricercatori dell’Università di Pechino spiega che l’acido urico presente nell’urina ha una reazione con il cloro che porta nell’acqua due tipi di sostanze: la tricloroammina e il cloruro di cianogeno. Entrambe le sostanze possono essere dannose per la salute dei bambini.
La triclorammina è pericolosa per possibili problemi respiratori in chi sta a contatto con le piscine coperte per diverso tempo (per esempio il personale). Il cloruro di cianogeno porta diversi problemi al sistema nervoso centrale, ai polmoni e al cuore.
Bisogna allarmarsi?
Non c’è da allarmarsi e nessuno vieta di far sguazzare liberi in piscina i bambini di ogni età. Allo stesso tempo, però, è fondamentale avere una corretta informazione sui comportamenti scorretti che possono danneggiare i propri figli e i figli degli altri. Consapevolezza prima e buone pratiche dopo sono la migliore arma per far vivere i bambini in un ambiente più sano, che farà stare sereni tutti.
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