Il caldo, il sole, le nuotate in mare, le passeggiate sul lungomare: l’estate al mare è una must per tante famiglie.
Come per tutte le cose popolari, anche le vacanze al mare hanno i loro miti, le loro leggende metropolitane, che però non sempre corrispondono a verità. Vediamo di fare chiarezza su quelle più comuni.
Le punture di medusa si curano… Con la pipì!
Quante volte lo abbiamo sentito dire, spesso anche nei nostri film e telefilm preferiti, che la pipì fa bene alle punture di medusa? Secondo questa leggenda, sarebbe l’ammoniaca contenuta nell’urina ad operare il miracolo. Peccato che, in realtà, questa disgustosa pratica produca l’effetto contrario a quello desiderato.
In realtà, per trattare correttamente una puntura di medusa si dovrebbe bagnare la zona interessata con acqua, meglio se salata, e rimuovere delicatamente eventuali tentacoli che fossero rimasti attaccati alla pelle.
Per tenere a bada il dolore, si può ricorrere ai classici analgesici, acqua calda o ghiaccio e assumere antibiotici, se prescritti dal medico, per evitare infezioni.
Occhiali da sole ? Solo un vezzo
Chi ha la pelle chiara sa più degli altri che è importante proteggere la pelle dal sole. Infatti pensiamo spesso a proteggerci il corpo, ma non gli occhi. Infatti i raggi solari possono comunque danneggiare sia il cristallino che la retina. Quindi pensiamo anche agli occhiali da sole, soprattutto per i bambini piccoli, ma con lenti filtranti e certificate.
Il bagno dopo mangiato
Quella del bagno dopo mangiato è una questione annosa: bagno sì o bagno no? Generazioni e generazioni di genitori si sono trincerati dietro la fatidica frase “devi aspettare almeno tre ore prima di fare il bagno” rendendo infelici migliaia di bambini, che se ne stanno seduti tristi sulla spiaggia, lanciando occhiate desiderose a quelle onde invitanti che si infrangono sulla battigia.
Adesso, però, la tirannia delle “tre ore” sembra essere finalmente giunta al termine: anche i pediatri hanno sfatato l’atavico mito. Per fare il bagno dopo mangiato non serve a niente aspettare così tanto tempo. Certo, non ci si deve ingozzare e, quando si entra in acqua, si dovrebbe avere l’accortezza di bagnarsi gradualmente.
Sole tutto il giorno ? Basta stare sotto l’ombrellone !
In tanti pensano che stare sotto l’ombrellone tutto il giorno basti a proteggersi dai raggi solari, specialmente per i più piccolini. Invece il tessuto degli ombrelloni lascia passare ancora parecchie radiazioni solari, che tra l’altro vengono anche riflesse dalla sabbia e quindi meglio proteggersi con una buona dose di crema solare a intervalli regolari.
Per proteggere i più piccoli, inoltre, è meglio evitare proprio la spiaggia nelle ore più calde dalle 11 alle 16 e magari andare a prendere il fresco in pineta.
Estate al mare: la crema solare
Anche su questo tema c’è parecchia confusione. Non basta moltiplicare il numero indicato sul barattolo per 10 per conoscere il tempo esatto in cui la crema ci proteggerà dal sole. Perché, per fare un calcolo più preciso, bisogna anche considerare quale tipo di raggi ultravioletti viene filtrato dalla crema.
Secondo le nuove norme europee, comunque, neanche una crema con protezione 50 + è in grado di darci una “protezione totale”.
Quando acquistate una crema solare, fate attenzione che protegga sia dai raggi UvA che dai raggi UvB e ricordate di spalmarla spesso. È l’unico modo per garantirsi una protezione adeguata.
Buona estate a tutti!
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