Mettere al mondo un figlio significa anche affrontare una serie di spese tra pannolini, biberon, prodotti specifici per la cura del neonato e per il corredino. Esistono degli incentivi economici a cui le neo mamme possono far riferimento per affrontare al meglio, senza troppi sacrifici, i primi tempi dell’arrivo del bebè.
Il Premio nascita o il Bonus Mamma Domani
Possono accedere a questa opportunità tutte le donne incinte a partire dal settimo mese di gravidanza o che hanno in affidamento o adottato un bambino nel periodo compreso dal 1 gennaio 2017. Il premio nascita prevede la possibilità di ottenere 800 euro ed è elargito a tutte coloro che hanno la residenza italiana e la cittadinanza italiana o comunitaria, a quelle non comunitarie, ma con permesso di soggiorno UE e anche alle rifugiate per motivi politici o che sono sotto protezione sussidiaria.
La domanda deve essere presentata all’INPS per via telematica oppure presso un patronato. I soldi vengono versati in un’unica soluzione con un bonifico su libretto postale, su conto bancario o su carta prepagata con IBAN. Chi partorisce dei gemelli avrà un bonus con un’integrazione economica.
Bonus bebè o assegno di natalità
I requisiti di cittadinanza e il metodo di richiesta e di accredito sono gli stessi del Bonus Mamma Domani, ma a differenza del precedente questo prende in considerazione l’ISEE che non deve superare i 25 mila euro. Si può richiedere il contributo entro 90 giorni dalla nascita del bambino o dalla sua adozione o affidamento nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Ogni mese per tre anni vengono consegnati 80 euro a famiglia se l’ISEE è superiore a 7 mila euro, mentre 160 euro al mese se è inferiore.
Buono nido, voucher baby sitter o asilo nido
Tra gli altri incentivi economici alle neo mamme c’è il buono nido che non ha limiti di reddito. Può essere richiesto a partire dal 17 luglio 2017 all’INPS ed è pari a 1.000 euro diviso in 11 mensilità per tre anni per aiutare i genitori che hanno bisogno di lasciare il bambino presso un asilo nido pubblico o privato. Invece, il voucher baby sitter o per l’asilo nido è per le lavoratrici che rinunciano al congedo parentale. In cambio hanno circa 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi da utilizzare per pagare la scuola o le prestazioni della baby sitter.
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Se arrivassero!!!!