Francesca Magni, giornalista di Casa Facile, ha voluto raccontare la storia del figlio dislessico nel libro “Il bambino che disegnava parole. Un viaggio verso l’isola della dislessia e una mappa per scoprirne i tesori”.
Si tratta di un romanzo ispirato al figlio Teo, la cui dislessia è stata scoperta solo in seconda media.
Francesca Magni: “Avevo un figlio dislessico, l’ho scoperto tardi”
La giornalista racconta la storia del figlio e si sente in colpa per non averne scoperto prima la patologia. Il marito la accusava di essere troppo protettiva nei confronti del figlio, eppure lei aveva intuito che i suoi problemi non erano di natura psicologica.
La diagnosi della dislessia per lei è stata una sorta di liberazione, poiché almeno poteva dare un nome al disturbo che affliggeva il piccolo Teo e trovare delle contromisure.
Dislessia è diversità, non stupidità!
Come spiega Francesca Magni essere dislessici non significa essere stupidi, ma semplicemente diversi. Molte persone dislessiche possono raggiungere ugualmente grandi risultati, basta metterli nelle condizioni giuste, adottando gli strumenti più adeguati in base alle loro esigenze diverse.
Una volta individuati i sintomi della dislessia bisogna intervenire con gli strumenti compensativi adatti, per dare ai bambini la possibilità di vivere una vita serena e normale.
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