L’UNICEF ha sempre avuto un occhio di riguardo per i bambini nel mondo, soprattutto quelli poveri e disagiati. In un recente rapporto intitolato “Early Moments Matter for Every Child“, emerge una situazione allarmante: circa 300 milioni di bambini nel mondo respirano aria tossica. Lo stesso dossier rivela che 85 milioni di bambini non hanno possibilità di sviluppo.
L’aria tossica blocca il corretto sviluppo cerebrale dei bambini
L’allarme dell’UNICEF fa luce sui danni apportati dall’aria tossica, che impedisce il corretto sviluppo cerebrale dei bambini. Nelle zone più povere del mondo la situazione si aggrava ancora di più, poiché subentrano altre problematiche come la scarsa nutrizione, un livello igienico non adeguato e malattie che impediscono una crescita sana dei bambini.
È stato calcolato che tutti questi fattori hanno causato l’arresto della crescita di 155 milioni di bambini sotto i 5 anni, riducendo la loro crescita fisica ed intellettuale. Altri 75 milioni di bambini vivono in zone di guerra, dove lo stress tossico è molto elevato.
Le proposte dell’UNICEF
Per far fronte a questa situazione l’UNICEF ha proposto ai governi di adottare politiche finalizzate alla salvaguardia dei bambini. Nello specifico l’organizzazione chiede di garantire 2 anni gratuiti di istruzione prescolare, congedo per l’allattamento per i primi 6 mesi di vita del bambino, 6 mesi di maternità e un mese di paternità retribuiti.
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