Se vi capita di sorprendere il vostro piccolo mentre, distratto, si mangia le unghie, potrebbe non trattarsi di un semplice vizio.
Il gesto di mangiarsi le unghie (onicofagia), infatti, può rappresentare il sintomo di un disagio: rosicchiando le unghie è come se il bambino cercasse di comunicarvi un momento di difficoltà.
Come riconoscere eventuali stati di ansia e qual è il modo giusto per intervenire? Ecco qualche consiglio.
Perché il bambino si mangia le unghie?
I motivi dietro al gesto di mangiarsi le unghie, possono essere i più diversi.
Rifugiarsi nell’onicofagia è, per i piccoli, un modo per consolarsi, allontanarsi dalla realtà e nascondersi dai problemi più pesanti.
Il vostro bambino è sottoposto ad un periodo di particolare stress emotivo in famiglia, come la separazione tra voi ed il partner oppure l’arrivo di un fratellino? Un episodio, singolo o prolungato, avvenuto tra le mura domestiche può creare stress nel piccolo e spingerlo a chiudersi in sé stesso.
Il vizio di mangiarsi le unghie può anche comparire in concomitanza dell’inserimento all’asilo o del primo giorno di scuola: situazioni che possono generare ansia ed elevate aspettative.
Il bambino si mangia le unghie come se fosse un gesto scacciapensieri: un metodo così inefficace che, non funzionando, genera un meccanismo compulsivo.
Come comportarsi se tuo figlio si mangia le unghie
Mangiarsi le unghie, per il bambino, non è mai un atto volontario: per questo reagire con durezza è sbagliato. Punire il piccolo e sgridarlo per il suo comportamento non farà che accentuare il disagio del bambino, aumentando di conseguenza il problema.
Meglio che i genitori provino a comprendere quale disagio sta vivendo il piccolo, cercando di condurlo al dialogo, in modo naturale e senza forzature, oppure di invitarlo a comunicare per iscritto o tramite il disegno.
Aiutate, infine, il bambino a scaricare le sue emozioni, attraverso il gioco e lo sport.
Il video della settimana