Una semplice parola, male interpretata o inserita nel contesto sbagliato, può essere fonte di pregiudizi o di un’informazione sbagliata, soprattutto se i destinatari sono bambini.
Per questo motivo una mamma su Facebook ha segnalato su un libro di quinta elementare l’utilizzo improprio della parola “clandestini”, usata per identificare i profughi provenienti da zone di guerra.
Il sussidiario delle elementari sotto accusa
Il post su Facebook è diventato subito virale, poiché il sussidiario delle elementari è stato anche accusato di essere sessista. La copertina del libro infatti ritrae una ragazzina vestita da ancella con un vaso in testa, mentre i maschietti raffigurano inventori ed ingegneri. Secondo una volontaria della Baobab experience di Roma si tratta di una visione sessista che imprigiona le donne in un ruolo secondario rispetto agli uomini.
I bambini necessitano un’educazione scolastica corretta
I bambini delle elementari sono in un’età molto delicata, essendo facilmente plasmabili. Inculcare in loro un’idea sbagliata o un pregiudizio rischia di segnarli a vita. Starà a loro, una volta diventati grandi, decidere che tipo di persone diventare e quali ideali seguire, ma fino a quel momento è opportuno fornire un’educazione corretta che non li devi verso sentieri sbagliati e pericolosi.
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