I bambini di oggi sono affetti da strane patologie, come il DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e la sindrome da iperattività, che fino a qualche decennio fa neanche sapevamo esistessero.
I bambini “moderni” sono quindi più problematici di quelli di un tempo, o semplicemente c’è un’attenzione maniacale e quasi ossessiva verso i più piccoli? Come spiega Daniele Novara, un noto pedagogista esperto del settore, i bambini iperattivi di oggi non sono altro che i “monelli” di una volta.
Bambini iperattivi: un accanimento terapeutico?
Secondo Novara la ricerca ossessiva di bambini iperattivi è frutto dell’accanimento terapeutico, che deve necessariamente trovare qualche difetto nei piccoli.
La vivacità di un bambino non deve essere scambiata per iperattività, anche perché i piccoli se vengono bollati come “malati” rischiano di portarsi dietro quest’etichetta anche da adulti, con pericolose ripercussioni psicologiche. Molto spesso basta semplicemente un po’ di ginnastica al mattino per sfogare il loro bisogno di energia: per tanti bambini infatti non esiste una vera e propria patologia da curare.
Di chi è la colpa?
Novara sostiene che in Italia sta scomparendo la figura del pedagogista, lasciando quindi più spazio alle mamme.
Le mamme italiane sono più affettuose di quelle del Nord Europa, ma quando i figli arrivano in età adolescenziale faticano a gestire la situazione, poiché hanno paura a lasciarli liberi di esplorare il mondo.
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