Arriva all’improvviso, a volte senza altri sintomi, si alza di punto in bianco.
Di cosa parliamo? Ma certo, della febbre dei bambini!
Prima o poi capita a tutte le mamme di doverci fare i conti ed è facile andare in confusione e farsi prendere dall’ansia. Siamo bombardate da mille informazioni: come misurarla, che rimedi utilizzare per abbassarla e quando è il caso di ricorrere ai farmaci. Insomma, possiamo proprio dirlo: che giungla questa febbre!
Ma ecco che, in aiuto a tutte le mamme, è arrivato un evento patrocinato dalla Casa Pediatrica ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, in occasione del quale abbiamo avuto modo di confrontarci con esperti del settore per sciogliere i nostri dubbi in tema di febbre.
Eh già, perché in teoria siamo tutte preparate su questo argomento, è il caso di dirlo, scottante, ma dall’indagine SWG presentata proprio durante l’evento, emerge che sono molte le mamme ansiose e che si affidano ancora ai rimedi della nonna. Grazie all’esperienza del dottor Jacopo Pagani, responsabile del servizio di Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, siamo riuscite a fare un po’ di chiarezza.
Tu mamma, conosci la febbre?
Prima di tutto, occorre ricordarsi che la febbre non è una malattia, ma solo un sintomo che indica una reazione dell’organismo ad un principio di malattia.
Non serve allarmarsi: una temperatura compresa tra i 36,5° ed i 37,5° è considerata normale. Solo oltre quella soglia possiamo dire che il bimbo ha la febbre!
Ricordiamoci che il metodo migliore per misurare la febbre nei bambini è lo stesso che usiamo noi, quello ascellare. Infatti, sia la misurazione sublinguale che quella rettale sono meno precise. La misurazione auricolare invece è da preferire in ambulatorio o pronto soccorso. Il dottor Pagani però ci ricorda che non è necessario misurare la temperatura troppo spesso: è sufficiente farlo ogni due ore valutando il bambino nel complesso. Se nostro figlio appare è vivace, gioca e corre, anche se la temperatura si alza non dobbiamo preoccuparci!
Aiuto, mio figlio ha la febbre!
Per il trattamento della febbre, molte mamme si affidano ancora ai rimedi della nonna. In realtà, il consiglio del dottor Pagani è quello di non coprire troppo il bambino per evitare che la temperatura corporea si alzi ancora di più!
Allo stesso modo, le spugnature con acqua fredda, le docce gelate o addirittura le borse del ghiaccio, sono da dimenticare, per non far abbassare la temperatura in modo troppo repentino.
Cosa possiamo fare allora noi mamme? Sicuramente offrire al bambino molta acqua è un’ottima idea, e se la temperatura raggiunge o supera i 38° possiamo ricorrere ai farmaci, ricordandoci che paracetamolo e ibuprofene sono equivalenti nel trattamento della febbre. L’importante è scegliere il dosaggio in base al peso del bambino, evitando di ripetere la somministrazione prima del tempo previsto.
Ma a chi dobbiamo rivolgerci quando il bambino ha la febbre? Spesso la prima cosa che ci viene in mente è quella di cercare su internet, dove però è possibile trovare informazioni non attendibili. La scelta corretta è quella di contattare il pediatra di fiducia, che saprà consigliarci nel modo migliore, tenendo a mente queste tempistiche: se il bimbo ha meno di tre mesi, è meglio chiamarlo subito, o recarsi al pronto soccorso, mentre se ha tra i tre ed i sei mesi si possono attendere 24 ore. Oltre i sei mesi possiamo, in base ai sintomi, attendere anche due o tre giorni.
Insomma, la febbre può essere una vera giungla, ma con questo articolo e con i consigli del dottor Pagani speriamo di avervi aiutate ad avere le idee più chiare!
Post realizzato con il patrocinio della Casa Pediatrica ASST Fatebenefratelli Sacco e il contributo non condizionato di Beckitt Renckiser.
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