Come disturbo del linguaggio è piuttosto comune: la balbuzie dei bambini non deve spaventare i genitori dei bambini che la manifestano perché, se presa in tempo, è un problema facilmente risolvibile.
Cos’è di preciso la balbuzie?
La balbuzie è un disturbo che si manifesta attraverso una difficoltà a pronunciare parole o frasi, ripetendo alcune sillabe o intere parole oppure prolungandole. Spesso, la difficoltà nell’esprimersi è accompagnata da alcuni tic o gesti ripetuti, come contrazione della mascella, apertura e chiusura dei pugni, arricciamento delle labbra. Questo perché, spesso e volentieri la balbuzie è associata a un disagio emotivo, che peggiora nelle situazioni in cui chi ne soffre è sottoposto a maggiore stress.
Con quale incidenza si manifesta la balbuzie nei bambini?
Analizzando i dati in possesso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, scopriamo che la balbuzie colpisce l’1 per cento della popolazione mondiale, con un’incidenza di circa un milione di persone solo in Italia. La maggioranza dei casi si presenta in età prescolare, ed ha carattere transitorio. Se il disturbo prosegue oltre i 4 anni, allora è necessario intervenire per correggerlo.
Come aiutare i bambini che soffrono di balbuzie
Ecco una lista di consigli da mettere in atto per mettere a proprio agio il bimbo che soffre di balbuzie e aiutarlo a superare il disturbo:
- tenere sempre lo sguardo fisso su di lui, senza mai interrompere il contatto visivo, neanche quando impiega molto tempo a finire una frase o fatica a pronunciare una parola
- evitare di completare le parole o le frasi al suo posto, perché tale comportamento non fa altro che evidenziare ancora di più il problema, accentuando il disagio di chi lo manifesta
- evitare le frasi di “incoraggiamento” che invitino il bambino alla calma, perché non fanno altro che aumentare il senso di inadeguatezza del bambino,che fa già del suo meglio per parlare in maniera corretta.
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