Eccomi di nuovo qui a raccontarvi un’altra triste storia che riguarda gli abusi sulle donne. In questo caso parliamo appunto su come definirsi mamma single in alcuni paesi del mondo possa essere molto pericoloso… La protagonista della vicenda è una giovane presentatrice egiziana, Doaa Salah, che ha espresso il suo pensiero a milioni di telespettatori e ora rischia addirittura la condanna.
Parlare di mamme single in tv può essere reato
A luglio, in apertura del suo Dodi Show, Doaa si è presentata sul palco con un finto pancione, parlando della condizione delle madri
[…] Se una donna divorzia, diventa una mamma single. Se, Dio non voglia, rimane vedova, diventa una mamma single. In questa ottica quindi, non si può scegliere di diventare madri single prima di sposarsi? […]
Oltre a questa frase, il discorso comprendeva anche il suggerimento di sposarsi e divorziare subito dopo essere diventate madri, oltre ad una lamentela sul fatto che in Egitto non ci sia la possibilità di accedere all’inseminazione artificiale.
Quello della presentatrice è un discorso femminista, emancipato, ed è anche un incoraggiamento per tutte quelle donne che si trovano a crescere dei figli senza un compagno al proprio fianco.
Sei donna? Attenta a quello che dici e come ti vesti
In un Paese dove la libertà di espressione è garantita, un discorso di questo tipo non avrebbe suscitato troppo clamore, e di certo non avrebbe avuto le conseguenze surreali che sono toccate in sorte a Donaa: oltre al linciaggio mediatico subìto sui social, sia da parte di uomini che da parte di donne, la presentatrice è stata immediatamente sospesa dal lavoro ed ha dovuto pagare una multa di 10.000 pound egiziani (circa 430 sterline); in più, dopo il processo, è stata condannata a ben 3 anni di reclusione.
Un’aberrazione assurda, un segno della regressione culturale in cui l’Egitto è sprofondato dopo la “primavera araba” del 2011, un Paese in cui è normale accendere la TV e sentire parole che incitano allo stupro. Un paese, in cui è normale che un’avvocato conservatore, Nabin al Wlash, ospite di un programma televisivo, affermi che “È dovere patriottico molestare, dovere nazionale stuprare una donna che va in giro con i jeans strappati.“
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