Connessioni Wi-fi e l’utilizzo continuo dei cellulari farebbero aumentare in maniera allarmante il rischio di aborto spontaneo. Questo è quanto è venuto alla luce a seguito di un importante studio scientifico destinato a far discutere molto.
Una ricerca scientifica condotta su 913 donne in dolce attesa nello stato della California ha messo al centro dell’attenzione mondiale il rischio di aborto causato dalle connessioni Wi-fi e dal continuo utilizzo dei cellulari: i risultati ottenuti sono stati resi noti attraverso le pagine della rivista Scientific Reports.
Tutti noi siamo attraversati quotidianamente da un gran numero di radiazioni non ionizzanti prodotte da cellulari, smartphone, tablet e altri dispositivi. Non le percepiamo perché non si vedono ma esistono un gran numero di studi che dimostrano la loro pericolosità. L’Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro ha già inserito da tempo questo tipo di radiazioni nella lunga lista dei fattori che possono provocare il cancro.
Radiazioni non ionizzanti e rischio di aborto
Fra i vari studi che attestano la pericolosità delle radiazioni non ionizzanti c’è anche quello reso noto pochi giorni fa condotto dagli scienziati che lavorano presso il KPNC in California. Secondo i loro studi, le radiazioni prodotte dai campi magnetici, aumenterebbero notevolmente il rischio di aborto spontaneo, fino a triplicarlo. Il dato è allarmante dato viviamo permanentemente immersi in campi magnetici più o meno forti. Alle donne in gravidanza tenute sotto osservazione, è stato fatto indossare un particolare apparecchio in grado di misurare e monitorare costantemente l’esposizione ai campi magnetici nell’arco delle 24 ore. Purtroppo il 10,4% di queste donne ha subito un aborto spontaneo e gli scienziati hanno rilevato una maggiore esposizione delle stesse alle radiazioni non ionizzanti. Considerando i risultati ottenuti è consigliabile per le future mamme in dolce attesa permanere il più al lungo possibile al di fuori da campi magnetici per quanto sia possibile farlo.
Il video della settimana
Anche quando ero incinta io me lo vietarono e la gente non ci credeva.
In generale…. faremmo bene ad usare sempre l’auricolare e a non dormire mai con telefono acceso sul
Comodino!
Diversi ginecologi già lo stanno consigliando di evitare l’abuso dei cellulari nei primi mesi di gravidanza.
Se va be
Claudia, purtroppo si tratta di un dato realmente verificato: nell’articolo infatti riportiamo lo studio effettuato
Mamme.it uno studio condotto su 900 donne non è nemmeno da considerarsi tale a mio avviso… Non parliamo di 9.000 o 90.000 donne! Poi il rischio di aborto nel primo trimestre è dal 14% al 21% per tutte le donne e su 900 donne ha abortito il 10%, cioè una percentuale addirittura sotto la media
Avere un articolo scientifico e non avere i mezzi giusti per capirlo e commentarlo in maniera critica produce danni seri come potrebbe accadere in questo caso. Lasciate stare le cose che non capite
Esattamente! E poi quel 10% di donne che è andata incontro a un aborto com’era? Età, peso, condizioni di salute, anamnesi…magari erano in sovrappeso, diabetiche, ipertese. L’articolo non lo dice, la ricerca chissà…e poi come calcoli l’esposizione ai campi elettromagnetici? Ma non scherziamo!
Alessandro Mignogna ma cosa djci!
Alessandro Mignogna concordo
Gjusto!
Mah esco. . .