Clara Woods è una bimba che è stata colpita da un ictus quando ancora si trovava nell’utero materno, con la conseguente impossibilità nel parlare. Malgrado questo, Clara capisce tre lingue e si esprime attraverso la pittura. Quella di Clara è solo una delle tante storie di bimbi colpiti da ictus perinatale, una patologia abbastanza rara.
Uno studio della Georgetown University, mostra come molti dei bambini colpiti da ictus perinatale riescano a parlare perfettamente dopo 10 o 20 anni dopo l’evento: grazie all’incredibile plasticità del cervello dei bambini, il linguaggio e la comprensione possono essere ricollocati in una zona non colpita dall’evento ischemico, sviluppandosi perfettamente.
L’incredibile storia di Clara e del suo ictus fetale
Clara Woods prima del parto, ancora nella pancia della mamma, ha subito un ictus. Oggi ha 12 anni, vive a Firenze e comprende 3 lingue (inglese, portoghese ed italiano), ma non riesce a parlare. Inizialmente i medici affermarono che Clara non sarebbe stata in grado di comprendere, correre, camminare. Fortunatamente le cose non sono andate così, e, nonostante la doppia emiparesi (difficoltà motoria che interessa una parte laterale del corpo) che la affligge, Clara è una bambina con tanta forza di volontà.
Grazie alla riabilitazione iniziata quando aveva soltanto un anno di età e a due operazioni per l’allungamento dei tendini, oggi è in grado di camminare, anche se per un breve tempo.
La sua grande passione è la pittura e realizza le sue opere con il lato sinistro del suo corpo, la parte meno colpita dall’emiparesi. Con la pittura Clara riesce ad esprimersi e visto il suo talento, alcune delle sue creazioni verranno messe in mostra a partire dal 9 sino al 30 Marzo a Campi Bisenzio, presso la pasticceria Tuttobene.
Le nuove scoperte sugli ictus che colpiscono i bambini
L’ictus perinatale, che si verifica poco prima, durante o poco dopo il parto, colpisce 1 bambino su 4 mila. La Georgetown University ha condotto uno studio, effettuato su un campione di 12 soggetti, di età compresa tra i 12 ed i 25 anni, colpiti da un ictus perinatale nella parte del cervello deputata al linguaggio, ovvero l’emisfero sinistro. I risultati mostrano come a distanza di 10 o 20 anni dall’ictus, molti di essi siano perfettamente capaci di parlare, scoprendo che erano stati in grado di “spostare” nell’emisfero destro (non danneggiato), la capacità linguistica.
I segnali di danno del cervello sui 12 soggetti dell’esperimento sono problematicità motorie, mentre i giudizi riguardanti le funzioni cognitive basilari, come la capacità di comprendere e il linguaggio, sono stati eccellenti, sebbene ci sia stato uno “spostamento” di queste capacità dall’emisfero danneggiato a quello sano, dimostrato grazie alle moderne tecniche di imaging. La scoperta di questa incredibile plasticità del cervello potrà risultare molto utile nella riabilitazione di soggetti adulti colpiti da ictus.
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