I capricci nei bambini piccoli sono quasi inevitabili, ma è possibile gestirli in modo da calmare rapidamente il piccolo invece che farlo arrabbiare ancora di più, alimentando la sua frustrazione e la rabbia.
Cosa dire ad un bambino che fa i capricci
Un bambino che fa i capricci sta provando un’emozione molto intensa, per quanto irrazionale agli occhi di un adulto, composta in parte da rabbia e frustrazione perché il suo desiderio non viene immediatamente esaudito.
Reagire con rabbia non fa altro che alimentare lo stesso sentimento che il bambino sta provando, facendolo agitare ancora di più. Il bambino andrebbe invece affrontato con delle risposte che siano in grado di calmarlo e, una volta raggiunto questo primo obiettivo, a ragionare con lui. L’importante è abituare il bambino a comunicare i suoi sentimenti in modo pacato e non conflittuale, quindi ad esempio quando sta buttando tutti i giocattoli per terra è bene chiedergli se lo sta facendo perché non gli piacciono. Questo lo aiuterà a vedere il suo gesto sotto un’altra prospettiva e lo distoglierà dai motivi del capriccio.
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Non reprimere i sentimenti, ma affrontarli
Non bisogna insegnare al bambino a reprimere i propri sentimenti. Provare rabbia e frustrazione è del tutto normale, anche per gli adulti. L’importante è capire le ragioni di quel sentimento negativo e ricordare al bambino che la rabbia passerà presto.
Non bisogna mai colpevolizzare un bambino per i sentimenti che prova, anche se i nostri occhi sembrano ingiustificati o irrazionali. Un bambino che si sta comportando male, per i capricci o per altro, può ad esempio essere invitato a spiegarne i motivi.
Inoltre sarebbe bene far capire che bambino e genitore non sono in conflitto e che insieme è possibile sempre trovare un modo per sistemare la situazione che genera sentimenti negativi.
Chiedere al bambino cosa fare non è un segno di debolezza, ma un modo responsabilizzarlo e fargli prendere delle scelte. In questo modo il suo senso di impotenza davanti ad una situazione negativa verrà meno. La prospettiva si sposta così da “fai come ti dico” ad “affrontiamo la situazione insieme“.
Controllo e senso di impotenza nei bambini
A volte i bambini fanno i capricci perché sono costretti a fare qualcosa che non vogliono. Questo genera un senso di impotenza e di mancanza di controllo. Insistere con le imposizioni o minacciare castighi non risolverà la situazione, perché non farà altro che acuire i sentimenti negativi.
Sarebbe invece molto meglio presentare le piccole incombenze quotidiane, come lavarsi i denti o riordinare la camera, come un gioco o un compito da affrontare insieme, in modo che questi si trasformino in momenti di socializzazione e non di conflitto. Il bambino può essere invitato a cercare ed ideare una soluzione al problema, in modo da renderlo partecipe e non mero esecutore delle decisioni prese dagli adulti. Anche se la sua soluzione è illogica o inefficace gli comunicherà l’idea che il genitore è disposto ad ascoltarlo e prendere sul serio le sue proposte.
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