L’arrivo dell’inverno è sempre associato al rischio maggiore di ammalarsi. Ma sarà veramente giusto il consiglio, ormai radicato, che chiudersi in casa al caldo faccia così tanto bene per evitare i malanni stagionali? Vediamo quali sono i valori ideali di temperatura e umidità in un ambiente dove sono presenti bambini.
Temperatura a casa: qual è quella ideale se ci sono bambini?
La temperatura della casa deve essere compresa fra 18 e 20 gradi, evitando bruschi sbalzi. Questo è quanto suggerito dalle normative nazionali in fatto di risparmio energetico nonchè dalla Società Italiana di Igiene, che ha stilato le regole per la salubrità degli ambienti domestici.
Perchè questo valore? Temperature più elevate non sono salutari in quanto possono causare secchezza delle vie respiratorie, provocando irritazione. Le nostre vie aree superiori sono formate da ciglia che, muovendosi, le mantengono libere e pulite. Con un eccessivo caldo, come con gli sbalzi di temperatura, il movimento delle ciglia rallenta e questo può favorire l’ingresso di batteri e di altri agenti patogeni.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel piano di prevenzione della SIDS, ha indicato questo range come quello ideale per prevenire la morte improvvisa dei lattanti, proteggendo la loro corretta respirazione. È possibile leggere le indicazioni complete sul sito del Ministero della Salute.
L’umidità ideale in casa con i bambini
È essenziale tenere sotto controllo il tasso di umidità in casa, che dovrebbe essere intorno al 50% in caso di presenza di bambini, con un intervallo fra il 40% e il 60%. Un grado di umidità troppo elevato fa percepire il caldo e il freddo con maggiore intensità, rendendoli più facilmente fastidiosi. Un clima troppo umido, inoltre, favorisce lo sviluppo di muffe e acari, causa di allergie e malattie respiratorie.
Anche i batteri in questo caso vivono meglio, soprattutto se la temperatura è elevata (più le condizioni sono simili a quelle del nostro organismo, più i germi possono resistere anche in ambiente esterno). Se invece il tasso di umidità non è sufficiente può provocare secchezza delle vie aree con un aumento del rischio di irritazioni. I bambini sono più sensibili a questi fattori e sudano più di noi adulti.
Oggi la tecnologia ci fornisce validi aiuti per il monitoraggio del clima domestico: sono disponibili infatti vere e proprie piccole stazioni meteo in grado di trasmetterci tutti i valori della nostra abitazione, controllabili tramite deumidificatori o umidificatori all’occorrenza.
Sì alle passeggiate all’aperto e ventilazione dei locali
L’OMS ha redatto un rapporto contenente le linee guida per la qualità dell’aria negli ambienti chiusi: raccomanda, oltre a quanto detto sopra, di mantenere una corretta areazione dei locali per garantire un ricambio d’aria completo, liberando l’ambiente da polveri e inquinamento.
Le finestre andrebbero aperte almeno tre volte al giorno per una decina di minuti e sempre dopo aver fatto la doccia o mentre si cucina. Per i bambini è fondamentale uscire all’aria aperta. Non fatevi spaventare dal clima: stare sempre chiusi nello stesso locale porta ad un accumulo di sostanze nocive e possibili germi. Sono questi la vera causa di malattie, non il freddo stagionale.
Il video della settimana
Giovanni Costa
Io abbassarei pure i 18 /20 gradi.mi sembra esagerato.poi si esce e c’è Troppo sbalzo
Allora che non è il freddo a fare ammalare i bambini lo sanno anche i muri
Ma qualcuno mi può spiegare perché mia figlia quando stava a casa con la zia non si ammalava mai e all’asilo è un continuo di influenza ?!!!! La risposta già la conosco !!! Altro che temperatura qua e là ….
Angela il tuo discorso è un altro. Leggi l’articolo per comprendere meglio cosa intendiamo
Federica Incognita
Diana Maza finestre aperte almeno 3 volte al giorno 😜
Qui in casa mia 24 su 24 :0
Daniel Polzella