Dal 12 al 18 marzo 2018 in tutto il mondo si terrà la Settimana Mondiale del Cervello (anche conosciuta come Brain Awareness Week) che mira a diffondere tutte le nuove scoperte in campo neuro-scientifico in modo tale da incrementare la mole di informazioni per ciò che concerne le innovazioni, i costanti progressi e i benefici volti a migliorare la ricerca sul cervello. Tale iniziativa è patrocinata dall’Ente Nazionale di Previdenza degli Psicologi ed è ormai arrivata alla sua terza edizione, coinvolgendo oltre seicento professionisti provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Settimana Mondiale del Cervello 2018: come è nata l’iniziativa
Il cervello rappresenta probabilmente l’organo più importante per l’uomo: esso costituisce il punto cardine sia della mente che del corpo e per tale ragione deve essere preservato nel modo migliore possibile. A tal fine, sono ormai tantissime le iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e a renderla partecipe dei progressi frequenti che si stanno riscontrando in campo scientifico. È proprio a questo scopo dunque che nasce la Settimana Mondiale del Cervello che si svolge ormai tutti gli anni nel mese di marzo. Essa mira a coinvolgere tutti gli esperti in ambito professionale come ad esempio biologi, psicologi, neuropsicologi, psicoterapeuti, e tutti i cittadini appartenenti a qualsiasi fascia di età.
Settimana del Cervello 2018: lo scopo della campagna
Rispetto agli anni passati questa edizione comprende un numero maggiore di regioni aderenti all’iniziativa: si è passato infatti da diciassette regioni a venti regioni. Questa campagna è caratterizzata da numerosi eventi e seminari non solo molto interessanti e formativi ma anche totalmente gratuiti. In questo modo chiunque può scegliere di parteciparvi ed essere informato su tutte le novità che riguardano tale ambito.
Oltre all’informazione, uno degli obiettivi più importanti che si pone l’iniziativa è quello di sensibilizzare le persone ad adottare uno stile di vita salutare, che possa allontanare eventuali problemi e malattie. La salute mentale e cognitiva infatti è messa a dura prova soprattutto per chi ha già superato i cinquant’anni. In questi casi dunque è necessario imparare a prendersi cura di se stessi, a stimolare il cervello e scongiurare un’eventuale demenza. Questo è ciò che sostiene la stimata professoressa Cecilia Guariglia, facente parte del Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza.
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