Cos’è l’immunoterapia specifica contro le allergie del bambino?

I casi di allergie tra i bambini sono in numero sempre crescente e consistono in una risposta eccessiva del sistema immunitario a un allergene. Per ridimensionare e annullare la reazione dell’organismo si può intraprendere l’immunoterapia specifica, in particolare nei bambini.

I sintomi di allergie ai pollini, ad alcuni alimenti, ai morsi di insetti o il manifestarsi dell’asma o dell’orticaria, possono essere in qualche modo resi meno aggressivi da una terapia che consiste nella somministrazione in piccole dosi dell’allergene che le provoca.

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Per i bambini è una strada da intraprendere per avere sempre meno problemi nella vita adulta, specie per allergie stagionali o che possano mettere a rischio la vita, come nel caso dell’asma o della puntura delle api, che provoca uno shock anafilattico. Ecco in cosa consiste l’immunoterapia specifica contro le allergie del bambino.

Cos’è l’immunoterapia specifica contro le allergie

L’immunoterapia specifica contro le allergie nei bambini consiste nella somministrazione a piccole dosi dell’allergene responsabile della reazione avversa dell’organismo. Può essere somministrato a casa in compresse oppure con iniezioni sottocutanee in ambulatorio e con il diretto controllo di un pediatra esperto in allergologia.

L’esperienza avuta nelle varie regioni che praticano l’immunoterapia specifica per le allergie suggerisce che quella portata avanti a domicilio viene abbandonata in anticipo, con il ritorno dei sintomi. Quella praticata in ospedale non solo consente di avere periodi più lunghi di quasi totale immunizzazione, ma ha un maggiore riscontro tra i piccoli pazienti, nonostante il lungo periodo di somministrazione. L’iter dell’immunoterapia va comunque seguito con la supervisione di un esperto, che possa monitorare la reazione anche di somministrazioni minime dell’allergene.

L’obiettivo dell’immunoterapia specifica è quello di modulare la risposta del sistema immunitario, abituandolo alla tolleranza di sostanze che fino ad allora erano riconosciute come estranee. La reazione allergica è quindi controllata e non arriverà mai a provocare un vero e proprio episodio eclatante, come accade per esempio in un attacco d’asma. L’allergene viene opportunamente purificato e adattato al tipo di cura che si sta portando avanti.

L’immunoterapia specifica contro le allergie deve essere somministrata a più riprese, in modo molto graduale e in un arco di tempo che va dai 2 ai 5 anni. Un periodo così lungo può portare a essere di nuovo tollerante agli allergeni responsabili, anche se negli anni vanno fatti dei “richiami“, per sollecitare la “memoria” del sistema immunitario.

Immunoterapia specifica e vaccino: le differenze

L’immunoterapia specifica non deve essere considerata un vaccino che funziona sempre e comunque, anche se si basa sullo stesso principio. È una procedura che, per esempio, non è indicata per le allergie da contatto, mentre ha dato ottimi risultati per la puntura degli insetti, per l’allergia agli acari, per quella alle graminacee e per l’asma.

Ogni percorso è strettamente personalizzato e varia da bambino a bambini, quindi i piccoli pazienti sono attentamente selezionati e scelti solo nel caso vengano ritenuti idonei a questa pratica medica. La terapia viene di solito interrotta quando non ci sono riscontri a un anno dall’inizio. In alcune regioni l’immunoterapia specifica per le allergie è a carico del SSN, mentre in altre è a pagamento, con un costo annuo che può arrivare a circa 500 euro.

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