Quando si ha un neonato davanti, ognuno di noi si sarà chiesto cosa veda, cosa senta, cosa riesca a percepire del mondo che lo circonda. E le esilaranti e celeberrime gag alla “Senti chi parla” sono nella memoria collettiva di molte generazioni!
Ma dato che è impossibile entrare nella testa dei neonati, cerchiamo almeno si capire quali sono le cose che piacciono di più.
Innanzitutto, ai piccolissimi piace quando ci muoviamo o, ancora di più, quando al movimento associamo musica o suoni. Poi, imparando a riconoscere presto il volto dei genitori, le espressioni buffe li divertono e basterà aggrottare le sopracciglia o storcere la bocca per stappare loro un sorriso.
Oltre alla vista, un altro senso che i bimbi imparano subito ad usare è l’udito, per cui urlare, soprattutto se così facendo attraggono la nostra attenzione, diventa un motivo di immensa gioia. Anche la musica, il ritmo e il rumore provocato dagli oggetti contro le superfici, sono alcune delle attività preferite. Per quanto riguarda le voci che ama ascoltare c’è sicuramente quella della mamma, che ha sentito per nove mesi nel pancione, quella del papà e le voci acute e infantili. Quanto più una voce è stridula, tanto più cattura l’attenzione. Ancora meglio, se al tono acuto si associa un’enfatizzazione teatrale di gesti e movimenti.
Amano, poi, tutto ciò che luccica e splende. Gioielli, collane, orecchini, occhiali e, più si muovono e riflettono la luce, meglio è. Sono attratti anche dai contorni degli oggetti e delle figure, tanto che spesso si incantano a guardare le ombre, le linee proiettate sul soffitto, i raggi di luce o le piccole briciole sul pavimento. Anche i colori lo attraggono: il rosso e il verde sono quelli che identificano prima, mentre più tardi imparano il giallo e il blu. Ma il rosso, che secondo gli esperti, ricorderebbe la luce presente nel ventre materno, è quello che prediligono.
Quando diventano più grandicelli, intorno ai 18 mesi, uno dei giochi preferiti dei bambini è quello di imitare gli adulti. Ecco perché alcuni oggetti sono inspiegabilmente fonte di immensa attrazione per loro. Telecomandi, cellulari, tastiere del computer, sono tutti oggetti che i piccoli vogliono usare, sia perché hanno tasti colorati che accendono qualcosa, sia perché li usiamo noi.
Se poi, abbiamo animali domestici, il feeling sarà immediato. Cani, gatti ecc…hanno un effetto magico sui bimbi, sono interattivi e imprevedibili e, quindi, molto stimolanti.
Anche le novità e la comparsa improvvisa di qualcosa li attrae e li eccita. Vedere una persona non conosciuta o giocare a Cucù con mamma e papà, soprattutto dopo i 9 mesi, cattura la loro attenzione e li fa ridere a crepapelle. Tutto ciò che è insolito, o che scompare improvvisamente, è motivo di apprendimento e di divertimento. Allo stesso modo, vedere la propria immagine riflessa nello specchio è fonte di grande stupore. Anche se inizialmente non si riconoscono nel bambino che vedono, l’interessamento è il medesimo, perché sono catturati dalle loro stesse espressioni, gesti e risate. Il bambino in sé, infatti, come gli animali, ha sui neonati un effetto magnetico. I bambini sono attratti dal propri simili. Oltre alla voce più acuta, anche l’altezza o le forme più tondeggianti del volto generano reazioni di innata tenerezza.
In poche parole, usiamo i sensi, per loro sono il primo contatto con il mondo. Risate, canzoni, recite improvvisate, carezze, coccole, baci, trasmettono calore e una sensazione di benessere, che permettono un buono sviluppo fisico, emotivo e sociale.
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