Nord-Ovest dell’India. A Ranchi, capitale dello stato di Jharkhand, una suora e un’impiegata di un centro d’accoglienza per ragazze madri sono state arrestate con l’accusa di compravendita di minori. Le due donne infatti hanno venduto un neonato ad una giovane coppia per la cifra di 120.000 rupie (pari a circa 1500 euro).
Il bambino venduto è stato partorito da una delle ospiti del centro
Ombre e sotterfugi macchiano il buon nome delle Missionarie della Carità, ordine religioso fondato da Santa Madre Teresa di Calcutta e a lei devoto. A Ranchi, in India, Suor Kaushalya e Anima Indwar, rispettivamente responsabile e impiegata del centro d’accoglienza “Casa del cuore puro”, sono state arrestate per aver messo in vendita un neonato partorito da una loro ospite.
La coppia richiedente un bambino aveva ricevuto il neonato a metà maggio pagando una cifra di 250.000 rupie equivalenti a 1500 euro circa.
Episodi di compravendita di neonati si erano già verificati all’interno del centro
Successivamente il neonato è stato richiesto indietro dall’impiegata per poterlo sottoporre a un non meglio specificato controllo medico ma, in realtà, la donna temeva l’imminente ispezione di una nota organizzazione per la tutela infantile, la Child Welfare Committee.
Proprio quest’ultima infatti, svolgendo alcune indagini, ha scoperto gli insoliti movimenti relativi al neonato e ha allertato la Polizia. Sottoposta a interrogatorio, Suor Kaushalya ha confessato che altri quattro bambini erano stati adottati a pagamento.
Sembrerebbe, infatti, che la casa d’accoglienza applicasse proprio una sorta di prezziario con quote economiche che andavano dai 600 ai 1500 euro a neonato. La religiosa e l’impiegata sono state pertanto condannate con l’accusa di compravendita e schiavitù umana, secondo la sezione 370 del codice penale vigente in India. Un’altra missionaria, Suor Meridian, è invece ancora sotto inchiesta: non sono state rinvenute prove a suo carico, ma gli agenti ritengono altamente probabile che fosse a conoscenza del terribile traffico di neonati e ne approvasse la pratica.
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