Spesso la diagnosi di dislessia viene effettuata con un dannoso ritardo poiché molti genitori confondono questo disturbo con un’eventuale pigrizia del bambino nell’apprendimento.
Si rivela pertanto di fondamentale importanza una diagnosi precoce, per poter mettere in atto il più presto possibile tutte le terapie adeguate.
A questo proprosito, si è rivelata di grande utilità la presenza online di uno strumento di certificata serietà, che sia consultabile liberamente, e che sia in grado di discriminare tra una realtà dislessica oppure una pigrizia comportamentale.
“Dislessia online”: la prima piattaforma Italiana online per lo screening digitale gratuito
La piattaforma “Dislessia Online” stata inaugurata il primo ottobre, giorno d’inizio della “Settimana Europea dedicata alla Dislessia”, promossa da numerosi sponsor.
Sono presenti tre funzionalità in un unico portale:
- “Dislessia online”, promossa dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù, che permette, attraverso un esercizio di lettura, di valutare e correggere le difficoltà dei bambini dai 7 anni in su.
- “Smart@app”, sviluppata dall’Istituto Superiore di Sanità, che fornisce strumenti per indibiduare il rischio di disagi già nei primi 3 anni di vita.
- “Dislessia Amica”, realizzata dalla Associazione Italiana Dislessia, che permette la formazione online dei docenti
Come funziona lo screening online
Un gruppo di specialisti in Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù ha messo a punto tutta una serie di strumenti per intercettare, fin dalle primissime fasi, i segnali di difficoltà nella lettura di bambini, per poi inquadrarli in una differente fascia di appartenenza, ovvero:
- nessuna difficoltà
- rischio di sviluppare una difficoltà
- lieve difficoltà.
Il sistema inoltre è un valido aiuto per indirizzare le famiglie nelle 5.000 scuole certificate “Amiche della Dislessia” che vanno dalla primaria fino alla secondaria di II grado e che rappresentano oltre il 60% di tutte le scuole statali italiane.
La Settimana Internazionale della Dislessia, quest’anno, affronta anche il tema della “Dislessia negli Adulti”
Questo disturbo ha un’impatto notevole non soltanto nell’età scolare, ma anche in quella degli studi universitari oppure del mondo lavorativo, due fasi che caratterizzano l’età adulta di un soggetto dislessico.
Le ricerche compiuta dall’Associazione hanno portato a concludere che le persone affette da DSA riescono ad esprimere il proprio potenziale se supportate da chi li affianca nelle differenti esperienze della vita.
Tutti gli eventi organizzati dalla AID sono quindi finalizzati a sensibilizzare l’opinione pubblica, e non soltanto gli addetti ai lavori, su tutte le strategie operative che possono essere messe in atto per aiutare i soggetti, sia giovani che adulti, affetti da questa malattia.
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