Si chiama Tasha Sturm, la biologa americana che ha effettuato un interessante esperimento scientifico sulle mani del proprio figlio. Dopo che il bambino aveva giocato fuori in giardino e accarezzato il cane di famiglia, la biologa ha deciso di prendergli l’impronta della mano servendosi della capsula di Petri, un diffuso strumento di laboratorio utilizzato per studiare la proliferazione delle cellule. Il risultato ha messo ancora una volta in luce l’importanza dell’igiene ed è stato documentato con una foto che ha riscosso molto interesse.
L’esperimento della mamma biologa in California
Dopo i risultati ottenuti dall’esperimento della biologa Tasha Sturm, genitori e figli che cercano motivi in più per lavarsi regolarmente le mani adesso non hanno più scuse per sfuggire da questa importante abitudine.
Tasha, impegnata come tecnico di laboratorio di microbiologia in California, presso il Cabrillo College di Aptos, era già abituata a stare a contatto con gli studenti che eseguono esperimenti base sui germi. Questi giovani ricercatori tamponano sulla piastra di Petri, che si presenta come un piattino di vetro, oggetti di uso quotidiano, quali smartphone o maniglie delle porte. Nasce così l’ispirazione di Tasha Sturm, che ha invitato il figlio di 8 anni a premere la mano sulla capsula di Petri dopo aver giocato con il cane in giardino.
I batteri sulle mani dei bambini
Dopo aver lasciato la capsula in incubazione per un giorno alla temperatura di 37°, il risultato finale è stato un’esplosione di forme bizzarre e colori. Bacillus subtilis, che solitamente si trova sui pavimenti sporchi e macchie bianche di Stafilococcus epidermidis, rappresentano solo una minima parte di quanto è emerso.
Dalla visualizzazione, infatti, si notano anche evidenti macchie gialle ed arancioni, ovvero colonie di stafilococco aureo, micrococco luteo e lieviti di tipo rhodotorula. Sono tutti microrganismi che vivono ogni giorno sul nostro corpo, immortalati in una foto che Tasha Sturm ha pubblicato sul Microbe World e che ha fatto molto scalpore. L’intento della biologa è stato quello di sottolineare come le mani sporche rappresentino vettori principali di moltissime malattie infettive. Il figlio di Tasha, invece, è rimasto molto divertito da questo esperimento e spera di poterlo ripetere prendendo l’impronta sul naso del cane.
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