Secondo quanto emerge dallo studio di un istituto di ricerca canadese i bambini di tutto il mondo stanno diventando sempre più sedentari. È quanto ha pubblicato il Children’s Hospital of Eastern Ontario Research Institute nel report Global Matrix 3.0. Dati allarmanti destinati ad aumentare se non si limita l’utilizzo di cellulari, computer e tecnologia, con gravi danni per la crescita sana ed equilibrata dei più piccoli.
Bambini sedentari: colpa degli smartphone e del computer
Il Children’s Hospital of Eastern Ontario Research Institute in collaborazione con la Ottawa University in Canada ha condotto un’indagine statistica che interessa ben 49 paesi in tutto il mondo.
Prendendo in considerazione differenti parametri (come la frequenza di utilizzo della tecnologia da parte dei minori, la tendenza a spostarsi sempre in auto, le iniziative dello Stato riguardo l’obesità infantile), il team di studiosi ha espresso una votazione per ciascuna nazione coinvolta.
I risultati si rivelano preoccupanti: quasi tutti i bambini del mondo vengono accompagnati a scuola in auto e passano interi pomeriggi utilizzando smartphone e computer.
L’esempio di una vita attiva basata su sport e movimento deve partire dagli adulti
Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna spiccano per la loro eccessiva sedentarietà, ma anche l’Italia non è da meno. Secondo il Rapporto Istisan “Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività” ideato dal Ministero della Salute in collaborazione insieme a CONI e all’Istituto Superiore di Sanità, nel nostro Paese soltanto un bambino su quattro pratica attività fisica.
L’esempio del Giappone
L’allarmante situazione non è imputabile esclusivamente ai bambini che tendenzialmente si adeguano allo stile di vita percepito in famiglia: la collettività intera dovrebbe farsi carico del problema e lanciare iniziative per stimolare l’attività fisica.
In tal senso, come si legge anche nel report canadese, si distinguono le nazioni dello Zimbawe, della Slovenia e del Giappone.
In quest’ultimo caso, ad esempio, tutti i giovani in età scolare si recano a scuola a piedi e, per incentivare questa salutare abitudine, lo Stato ha istituito una legge che obbliga la costruzione di scuole vicino alle abitazioni degli studenti. Poche, semplici abitudini possono fare la differenza e garantire a bambini e ragazzi sufficienti livelli di attività fisica ed interazione sociale per un corretto sviluppo psico-fisico.
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