“Sei stato cattivo, Babbo Natale non ti porterà regali!”. Qualche mese prima di Natale si apre ufficialmente la stagione dei “ricattini”, ma lo psicologo Alberto Soler, che ha pubblicato il libro Figli e genitori felici, ci spiega perché non bisognerebbe mai dirlo.
Ricattare i figli? Diseducativo e avvilente per i bimbi, parola di psicologo
I bambini sono spesso capricciosi, tanto da portare mamme e papà a rimproverarli, minacciandoli bonariamente di non ottenere così qualcosa di tanto desiderato, come i regali di Natale. In una intervista rilasciata alla rivista spagnola dedicata a bambini e genitori Ser Padres, lo psicologo Alberto Soler ha rimarcato l’inefficacia del ricatto utilizzato con i bambini che non si comportano bene o che fanno i capricci.
Soprattutto in un periodo come quello del Natale, tanto atteso dai piccoli, non è giusto privarli della gioia delle festività con le minacce: “I doni sono qualcosa di altamente desiderato dai bambini – spiega Soler – la minaccia di non riceverli può fare cambiare il loro comportamento solo momentaneamente, ma non li educa per il futuro, anzi spesso crea in loro sensi di colpa e di inadeguatezza“.
Come crescere bimbi felici e meno capricciosi
I genitori, prima di tutto, dovrebbero capire cosa è davvero “cattivo” in un bambino. Spesso, infatti, siamo noi adulti a pretendere che i nostri figli siano perfetti, non urlino, non sporchino, non facciano capricci oppure confusione. Tutte cose che sono nell’indole naturale di un bambino che cresce e deve scoprire il mondo e se stesso. Secondo lo psicologo e scrittore Soler, le punizioni e le minacce non sarebbero efficaci a cambiare il comportamento del bimbo nel lungo periodo, ma solo a modificarlo momentaneamente.
Il bambino deve comprendere il motivo del rimprovero del genitore, in modo educativo non attraverso la minaccia e il rischio di una punizione. “Spesso poi gli adulti non mantengono le minacce fatte, portando a una perdita di credibilità e autorità dell’adulto da parte del bambino stesso” aggiunge Soler.
Seppur sia difficile, parlare, comunicare e spiegare rimangono le migliori azioni da tenere con i bambini, anche quando fanno i capricci, per stimolarli a migliorare il loro modo di agire in modo continuato e non solo momentaneamente.
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