Dopo due settimane di ricerche a Malaga, è stato ritrovato senza vita il corpo del piccolo Julen : l’autopsia svolta nelle ultime ore svela che il piccolo sarebbe morto lo stesso giorno della caduta nel pozzo nei pressi di Totalan.
Il piccolo Julen è morto il giorno della caduta
Per due settimane l’intera Spagna ha tenuto il fiato sospeso ma, nonostante le ricerche ininterrotte e l’impiego di strumenti all’avanguardia per scavare sottoterra e localizzare il piccolo, alla fine non c’è stato nulla da fare. La morte del piccolo Julen Roselló, caduto in un pozzo a Totalan, nei pressi di Malaga, ha sconvolto l’opinione pubblica spagnola ed europea : nelle ultime ore sono stati diffusi i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo del piccolo prima dei funerali.
Forse è già possibile far luce su questa tragedia che ricorda quella di Alfredino Rampi, avvenuta in Italia nel 1981. Stando infatti agli esami dal medico legale, pare che Julen sia morto il 13 gennaio, lo stesso giorno della caduta: la causa potrebbe essere imputabile non solo ai molteplici traumi dovuti al volo di oltre 70 metri, ma soprattutto ad un trauma cranio-encefalico che gli sarebbe stato immediatamente fatale.
I risultati dell’autopsia
A riportare i risultati dell’esame autoptico effettuato presso l’istituto di Medicina Legale di Malaga, è stato il quotidiano El Mundo, spiegando come le ricerche del piccolo, nonostante l’impegno e la corsa contro il tempo dei soccorritori, non avrebbero comunque permesso di salvarlo: sul cadavere del bambino inoltre erano cadute delle pietre e altri detriti che potrebbero essere all’origine del trauma cranico.
L’esito dell’esame esclude dunque che Julen possa essere sopravvissuto per giorni, patendo la sete e il freddo prima di morire: una misera consolazione, che però non lenisce il dolore dei genitori che meno di due anni fa avevano perso anche l’altro loro figlio in circostanze altrettanto drammatiche. Tutta Malaga osserverà tre giorni di lutto in onore di Julen.
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