È nato in perfetta salute il bambino che, nel mese di ottobre, era stato operato al San Raffale di Milano durante la 22esima settimana di gestazione a causa di una problema alle vertebre, conosciuto con il nome di spina bifida.
Operato in utero: il bimbo è sano e muove correttamente gli arti inferiori
È nato alla 35esima settimana di gravidanza il bambino che è stato operato da un’equipe di medici specializzati, per risolvere un problema molto conosciuto dalla donne in attesa: la spina bifida.
Si tratta di un disturbo che porta alcune vertebre della spina dorsale a non chiudersi correttamente e a determinare, successivamente, notevoli problemi nello sviluppo psico-motorio del nascituro.
Il rivoluzionario intervento, volto a risolvere il problema della spina bifida, è stato eseguito all’ospedale San Raffaele di Milano nel corso della 22esima settimana di gestazione, con un’operazione di correzione micro-neurochirurgica.
I medici hanno atteso che il bambino venisse al mondo per poter affermare con assoluta certezza che l’intervento ha avuto un esito positivo.
Le dichiarazioni del professor Mortini
L’operazione chirurgica è stata effettuata con una piccola incisione che ha permesso, all’equipe del ginecologo Massimo Cangiani e del professor Paolo Mortini, di intervenire sul bambino con successo.
Stando a quanto dichiarato dal professore l’intervento è riuscito perfettamente per diverse ragioni.
Senza dubbio le nuove tecnologie ed in particolare la micro-neurochirurgia hanno dato una grossa mano, inoltre anche l’epoca gestazione (la 22esima settimana di gravidanza) è un fattore che ha inciso in modo positivo.
Il Professor Mortini aggiunge: “I bambini con spina bifida operati in utero hanno una prognosi migliore dopo la nascita e maggiori possibilità di recupero rispetto a quelli operati da neonati”.
Il risultato ottenuto al San Raffaele di Milano dà una nuova speranza a tutte quelle donne in gravidanza che si trovano di fronte al problema della spina bifida.
Quello ottenuto a Milano è un primato europeo e sfrutta una procedura che in Brasile è stata realizzata con successo in circa 200 casi.
Il bambino in questione è il primo ad essere sottoposto a questo tipo di intervento chirurgico in Europa e, secondo quanto osservato dai medici, è perfettamente sano e non avrà bisogno di altri interventi, perché muove correttamente gli arti inferiori.
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