Un bimbo di tre anni è stato dimenticato sul pulmino che avrebbe dovuto condurlo alla scuola materna. Ritrovato dopo sei ore, il piccolo era molto spaventato, ma fortunatamente in buone condizioni di salute. I genitori hanno deciso di sporgere denuncia.
Bambino di tre anni rimane chiuso nello scuolabus per sei ore
Lo scorso martedì a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, un bambino di tre anni è stato dimenticato sullo scuolabus per l’intera mattinata. Il pulmino dell’azienda Autolinee Toscane che avrebbe dovuto portarlo alla scuola materna è invece tornato in deposito senza segnalare la sua presenza. Dopo il consueto giro per portare i piccoli alunni a destinazione, né l’autista né l’assistente addetta al controllo dei passeggeri si sono accorti che il piccolo era rimasto sulla vettura. Quando la madre è andata a riprendere il figlio a scuola si è accorta che non era mai giunto a destinazione e immediatamente ha chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine.
I genitori del piccolo sporgono denuncia e l’assistente dello scuolabus viene sospesa
Fortunatamente i Carabinieri sono giunti in breve tempo al deposito dei pullman e hanno ritrovato il bambino in lacrime, ancora seduto e con la cintura di sicurezza allacciata. Tenendo conto del grande spavento e della forzata immobilità di sei ore, il piccolo è stato condotto in ospedale per accertamenti, ma non sono stati riscontrati problemi. I genitori hanno deciso comunque di sporgere denuncia all’azienda Autolinee Toscane e l’assistente addetta al controllo dei passeggeri è stata immediatamente sospesa dall’incarico.
Anche per l’autista verranno presi provvedimenti, ma l’azienda vuole prima condurre delle indagini interne per comprendere le dinamiche dell’accaduto. Il servizio di scuolabus viene garantito ai bambini in collaborazione con il Comune che però si è dichiarato parte lesa e promette di impegnarsi ad accertare velocemente le singole responsabilità. Anche Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato dell’azienda di autotrasporti si è mostrato mortificato e ha contattato i genitori del bambino per porgere le sue scuse e mettersi a disposizione per eventuali esigenze. In una nota aziendale l’amministratore ha inoltre affermato: “Tutto il personale dell’azienda è stato richiamato ai propri compiti e doveri, a garantire la necessaria attenzione nei confronti degli utenti trasportati, tanto più verso i bambini in età scolare“.
Fonte immagini : Wikipedia
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