Sono ormai passati quasi 20 anni da quando dopo l’adozione dell’Assemblea generale dell’Onu nel 2000, è entrato in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia relativo al coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, ed il 12 Febbraio di ogni anno l’attenzione dell’opinione pubblica viene riportata su questo doloroso fenomeno.
Bambini soldato, fenomeno globale
Difficile fornire una indicazione sul numero esatto di bambini coinvolti in questo atroce destino che sottrae loro gli anni dell’infanzia, ma sicuramente l’estensione su scala globale porta ad una stima molto vicina alle 300 mila unità. Centinaia di migliaia di giovani vite che, sebbene non sempre direttamente coinvolte nel conflitto armato, vengono con la violenza arruolate nell’esercito di approvvigionatori, staffette, spie e cuochi a supporto dei combattenti. Un fenomeno globale che vede il continente africano essere il principale teatro di queste tristi vite, ma negli ultimi anni anche l’asia minore e il Medio Oriente, con il conflitto siriano spesso sotto l’occhio dei media, forniscono un contributo significativo al dramma.
Da bambini soldato a bambini sereni
Sebbene l’attenzione della pubblica opinione abbia contribuito ad ottenere risultati importanti, si pensi ad esempio alla liberazione di quasi 1000 bambini da parte dell’ONU e della Civilian Joint Task Force tra Sud Sudan e Nigeria, ancora lunga è la strada da compiere per il reinserimento nella vita quotidiana di questi bambini, che rimangono portatori nel cuore e nella mente di indicibili violenze. Si tratta di un processo paziente e lento, volto a riportare questi bambini nel loro contesto, cercando di superare la diffidenza della comunità, che non sempre è disposta ad accettare l’innocenza di questi bambini costretti a compiere violenze proprio nel loro territorio di origine. Amore incondizionato e molta pazienza sono ingredienti fondamentale per recuperare queste giovani vite ed evitare che possano cadere nuovamente in strade pericolose che li conducano alla distruzione interiore come alcol e droghe.
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