Negli USA sta avendo una vasta eco l’iniziativa di alcuni adolescenti, figli di genitori no-vax, che di fronte all’epidemia di morbillo scoppiata in dieci Stati hanno deciso di fare ricorso ai social network per avere consigli su come potersi vaccinare.
L’iniziativa dei figli di genitori no-vax
Negli Stati Uniti alcuni adolescenti, la maggior parte dei quali ancora minorenni, si stanno mobilitando sui social network (e in particolare su una piattaforma di sharing news quale Reddit) per avere informazioni su come vaccinarsi e condividere le loro storie: i ragazzi in questione, di cui la stampa si sta occupando in questi giorni, sono figli di genitori no-vax e, come è noto, essendo la vaccinazione una procedura medica non possono decidere se sottoporvisi o meno fino al compimento del diciottesimo anno d’età.
Secondo la Nbc, che per prima ha riportato la notizia, alcuni di questi adolescenti hanno creato dei veri e propri gruppi di discussione online sull’argomento, chiedendo consigli ma anche confrontandosi con chi ha idee diverse, oltre a far sapere che in alcuni Stati federali, nonostante la minore età, i ragazzini possono essere autorizzati a fare richiesta di immunizzazione.
La storia di Ethan Lindenberger
E tra le storie di questi adolescenti che si sono attivati sul web (e in alcuni casi hanno deciso di disattendere la volontà dei genitori per vaccinarsi) i media americani hanno dato ampio risalto a quella del 18enne Ethan Lindenberger: il ragazzo originario di Norwalk, in Ohio, ha raccontato di aver scelto di immunizzarsi nonostante il parere contrario della madre e del padre appena diventato maggiorenne e dopo essersi confrontato con alcuni coetanei su un gruppo di discussione molto seguito su Reddit.
Tuttavia questa sua scelta e la “battaglia” che conduce online contro le posizioni no-vax lo ha portato a interrompere i rapporti con gli stessi genitori, dato che non è riuscito a convincerli a vaccinare i fratellini più piccoli. Intanto pare che questa protesta digitale degli adolescenti americani abbia avuto recentemente anche il sostegno della Immunization Partnership, una associazione texana che supporta il vaccino no-profit.
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