Per i bambini più piccoli è del tutto normale mordere, mentre dopo i 24-30 può essere visto come un segnale di un problema o di un un disagio, che il bambino manifesta in questo modo.
Bambini che mordono
Per un bambino molto piccolo è normale portare gli oggetti alla bocca: è un modo per scoprire il mondo ed entrare in relazione con gli oggetti e le persone che lo circondano. Il morso infantile non ha il significato di aggressione e violenza che gli viene dato dagli adulti.
È però necessario porre un freno a questo comportamento, che rischia di ferire e lasciare segni sugli altri bambini. Gli adulti, fra cui genitori, educatori del nido ed eventuale tate e baby sitter dovrebbero rispondere al morso con comportamenti coerenti, perché il messaggio sia chiaro ed univoco. Il bambino può essere fermato con un deciso diniego, ma è importante non mordere a sua volta il piccolo. In questo modo non gli si fa capire il dolore di chi riceve un morso, ma gli si comunica che anche gli adulti possono utilizzare questo comportamento, finendo per legittimarlo.
I morsi oltre i 24 mesi
Per un bambino molto piccolo il morso può essere del tutto normale, anche se non deve mai eccedere e non deve risultare un atto violento verso altri bambini. Con il passare dei mesi questo comportamento dovrebbe gradualmente scomparire in modo naturale.
Se il bambino dopo i 24-30 mesi continua a mordere in modo frequente e senza ragione può essere il caso di indagare se questo comportamento non nasconda una reazione ad un disagio di qualche tipo. Potrebbe trattarsi di una reazione ad un cambiamento non gradito, come la nascita di un fratellino, un trasloco o un lutto in famiglia.
Il bambino potrebbe esternare con i morsi frequenti anche una carenza affettiva, dovuta a genitori troppo rigidi o che pretendono troppo dal piccolo. Solo osservando attentamente il bambino durante la sua vita quotidiana è possibile capire, magari anche chiedendo l’aiuto di un esperto, quali sono le ragioni nascoste di questo comportamento.
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