Molti, per la festa della mamma, hanno organizzato gite fuori porta, pranzi in ristorante o una tranquilla giornata in casa.
Tante mamme però hanno pensato di trascorrere la festa della mamma assieme ai loro bambini, sui gradini della suggestiva Piazza di Spagna a Roma.
Riunite per l’occasione ma, soprattutto, per dare vita a un flash mob sull’allattamento che, in un giorno così speciale, non poteva certo passare inosservato.
La manifestazione, patrocinata dal Collegio Provinciale delle Ostetriche di Roma, complice la bella giornata, è stata un successo. Erano tante le mamme che hanno allattato sotto lo splendido sole romano i loro bambini. Una moltitudine di magliette bianche e palloncini con scritti slogan pro allattamento, hanno popolato le vie del centro, offrendo anche ai turisti non solo uno scorcio pittoresco, ma spunti di riflessione.
C’erano mamme con bambini di pochi mesi, ma anche mamme con bambini grandicelli, di quelli che quando ti vedono allattare ti dicono “Eh ma questo ormai è vizio”. Si perché l’informazione non è mai abbastanza, perché proprio i pediatri e gli operatori sanitari, che dovrebbero essere i più informati, proprio loro iniziano a proporre alle neo mamme pappe e omogeneizzati da soli 4 mesi, quando l’OMS molto chiaramente li sconsiglia fino al sesto mese compiuto in quanto l’apparato digerente non è ancora sviluppato.
E allora ben vengano queste manifestazioni, ben venga la diffusione di una cultura dell’allattamento naturale che, per ragione di interessi, si era persa nel corso degli anni. Ma non è ancora abbastanza, molto di più si deve fare, perché allattare un bambino non è mai una forma di vizio, non è mai una volgarità e non è mai una cosa morbosa.
Allattare al seno è una cosa spontanea, naturale, non sempre facile, e che necessita di ritrovare i valori perduti di un tempo.
Per ora le mamme romane hanno segnato un goal contro l’ignoranza, ma manifestazioni simili sono state organizzate anche in Sicilia, si auspica che seguano a ruota altre città su tutto il territorio nazionale.
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