Nonni e nipoti creano un legame unico, che completa quello fra genitori e figli. Un bambino che cresce a contatto con i nonni gode di numerosi vantaggi e benefici. Ecco quali.
Crescere con i nonni: vantaggi per piccoli e grandi
I bambini che rimangono a contatto con i nonni e passano molto tempo con questi ultimi hanno numerosi vantaggi. I nonni infondono infatti una grande sicurezza ai bambini, percepita in modo diverso rispetto a quella che danno i genitori. Uno studio dell’Università di Oxford ha riscontrato che i bambini che maturano un legame stretto con i nonni hanno meno problemi di tipo emotivo e comportamentale, e sono generalmente più bravi a gestire forti emozioni ed eventi traumatici.
I nonni funzionano infatti come una sorta di sistema di supporto secondario, a cui è possibile confessare cose che ai genitori non si dicono. Avere a disposizione una seconda generazione permette ai bambini di avere anche una percezione più viva e diretta della storia della propria famiglia e del trascorrere del tempo.
Secondo molte ricerche i bambini che crescono a stretto contatto con i nonni hanno meno preconcetti nei confronti degli anziani e un maggiore rispetto per gli altri. È inoltre dimostrato che, da adulti, i bambini cresciuti vicino ai nonni hanno meno probabilità di diventare depressi, e la relazione ha innegabili vantaggi anche sull’umore dei più anziani.
Nonni e nipoti: i vantaggi sono per tutti
Quando nonni e nipoti si frequentano spesso portano benefici per tutti. I genitori possono usufruire di un servizio di babysitting gratuito e sempre disponibile, i bambini possono approfittare della presenza di una famiglia allargata che li ama e li supporta e secondo alcuni studi, anche i nonni si mantengono più a lungo in buona salute e attivi.
Si tratta insomma di una relazione in cui tutti hanno dei vantaggi e, per chi abita sufficientemente vicino, non c’è motivo per impedire che nonni e nipoti si frequentino in modo abituale. La relazione che si instaura fra nonni e nipoti è unica. I nonni infatti rappresentano dei sostituti dei genitori, ma non ne condividono le responsabilità. Si permettono quindi di viziare i più piccoli e fra le due generazioni nasce spesso una complicità che con i genitori è difficile costruire.
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