Il videogioco Concrete Genie parla alle vittime di bullismo e propone alcune strategie per affrontare il problema.
Il videogioco contro il bullismo
Il bullismo è un problema molto sentito e sono state proposte molte soluzioni per affrontarlo. Concrete Genie però affronta il problema di petto rivolgendosi ai ragazzi, sia vittime che carnefici, attraverso un mezzo di comunicazione a loro molto vicino: il videogioco. Il gioco, che verrà distribuito in autunno sul PalyStation Store, è stato presentato a Roma alcuni giorni fa dagli stessi creatori, gli sviluppatori del team PixelOpus. Questi ultimi hanno sottolineato che le loro intenzioni erano di portare a galla il problema e parlarne con un linguaggio facilmente comprensibile anche ai più giovani, oltre che riflettere su come reagire al problema e tentare di risolverlo.
Concrete Genie: le vittime diventano protagonisti
I giocatori dovranno vestire i panni di Ash, un ragazzino vittima dei bulli della scuola. Dalla sua parte però Ash, writer appassionato, ha un pennello magico. Le sue creazioni prendono infatti vita e gli permettono di affrontare i bulli ad armi pari. I disegni viventi di Ash sono però anche degli amici con cui confrontarsi e con cui confessarsi senza timori o pudori, diventando in breve dei confidenti del protagonista. Grazie a quest’ultimo aspetto il videogame permette di riflettere sul tema del bullismo e fa capire ai più giovani che non sono soli e che molti altri sono costretti a confrontarsi con i loro stessi problemi. Le creazioni di Ash diventano così un modo per esternare i suoi sentimenti più nascosti, ma anche degli alleati nella lotta quotidiana contro i bulli e i loro gregari. Un videogioco probabilmente non potrà, nè ha le pretese di farlo, risolvere il problema del bullismo, ma potrebbe portare qualche vittima a sentirsi meno sola e qualche bullo, costretto ad interpretare per una volta la vittima, a riflettere sulle sue azioni.
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