Negli ultimi giorni nel Regno Unito sta tenendo banco una drammatica vicenda che vede coinvolto un papà e le sue gemelline siamesi: le bimbe avrebbero bisogno di un intervento chirurgico ma solo una delle due sopravviverebbe.
Il dramma delle gemelline siamesi
Due gemelline siamesi che, in un modo o nell’altro, non avranno un futuro: è questo il dilemma di un uomo senegalese che è volato a Londra e si trova di fronte alla decisione più difficile della sua vita, tanto da monopolizzare l’attenzione dei tabloid. Il papà si trova nel Regno Unito per salvare le sue gemelline siamesi, nate condividendo lo stesso apparato digerente e il fegato ma che hanno solo tre reni. Nonostante il consulto degli specialisti dell’ospedale “Great Ormond Street”, il verdetto è stato unanime: le bimbe devono essere sottoposte a un intervento chirurgico per non morire ma questa scelta implicherebbe che una delle due non sopravviverebbe. Ed è per questo che l’uomo, un ex manager, ha deciso di sottrarsi a questa decisione impossibile non volendo scegliere chi delle due figlie dovrà morire. “Non posso decidere quale di loro due uccidere” ha fatto sapere alla stampa Ibrahima Ndiaye
La sofferta scelta del loro papà
La decisione dell’uomo di rifiutare l’intervento chirurgico di separazione per le due gemelline sta facendo discutere ma, allo stesso tempo, ha aperto un dibattito etico che prova a comprendere le ragioni di un padre che non può scegliere quale figlia sacrificare in nome dell’altra. “Io sarò qui con loro fino alla fine, ma non posso uccidere una delle due dato che amo entrambe” ha spiegato Ndiaye che chiama affettuosamente Ghiaccio e Fuoco le bimbe i cui nomi di battesimo sono Marieme e Ndeye, ovvero quella col cuore più debole e che secondo Paolo De Coppi, il chirurgo italiano che guida l’équipe medica, non riuscirebbe ad affrontare un simile intervento. “Una decisione impossibile” è anche il titolo di un documentario che la BBC ha dedicato al caso: la decisione sofferta dell’uomo e della sua famiglia di lasciarle morire entrambe non troverà opposizione da parte del personale medico anche perché il comitato etico dell’ospedale ha ritenuto giusto rispettare la scelta dei genitori e di non togliere loro la potestà delle bimbe.
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