Una ricerca condotta da Lenovo rivela che i compiti di casa si fanno ormai quasi solo esclusivamente sul web: le mamme e i papà dicono addio ai pomeriggi sul libri.
Wikipedia batte enciclopedie e libri di testo
Sono finiti i tempi delle enciclopedie e delle ricerche in biblioteca. In un’epoca in cui la tecnologia corre veloce come non mai, anche le abitudini dei piccoli studenti sono radicalmente cambiati. È il web, ormai, la fonte cui tutti loro attingono mentre studiano, in cerca di approfondimenti e delucidazioni aggiuntive che possano essere di supporto ai libri di testo. Le mamme e i papà quindi non “servono” più: la ricerca recentemente condotta in merito dal colosso Lenovo rivela, infatti, che sono pochissimi i bambini che chiedono ai genitori una mano per fare i compiti e che sono tanti, di contro, quelli che preferiscono affidarsi alla tecnologia e a software appositi.
In India e in Cina l’istruzione è più smart che nel resto del mondo
Questa tendenza è particolarmente diffusa in Cina e in India, dove è peraltro stato osservato come i genitori stessi, qualora venga chiesto loro aiuto, siano soliti sfruttare i potenti mezzi della tecnologia per sostenere i figli nell’istruzione. Va controcorrente rispetto agli altri Paesi europei la Germania, tant’è che in classe regna ancora un certo scetticismo nei confronti del web come fonte di nozioni attendibili. Anche qui comunque gli istituti scolastici stanno gradatamente adottando dispositivi hi-tech ed app, oltre che software e computer di ultimissima generazione, per rendere le lezioni più interessanti e coinvolgenti. La tendenza a sfruttare la tecnologia riguarda, in particolar modo, le cosiddette materie Stem, ovvero scienze, matematica, lingua straniera e geografia.
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