Sono finiti i tempi in cui si credeva che i bambini coccolati, ascoltati, abbracciati, crescessero viziati e prepotenti.
Retaggio culturale del passato, queste credenze si sono rivelate erronee, e studi recenti confermano che prendersi un po’ di sano tempo coi propri bimbi per coccolarli, ascoltarli, tenerli in braccio e dimostrare loro l’amore incondizionato che proviamo per loro non può che far del bene e farli cresce sicuri di sé, ricchi di autostima e consapevolezza del proprio valore.
I bambini sono piccoli esseri umani
Non bisogna dimenticare che i bambini sono solo i nostri cuccioli d’uomo, una versione infantile dell’essere umano. Non sono bambolotti, non sono sciocchi, e non é affatto vero che non capiscono.
Come ognuno di noi, vogliono che i loro bisogni siano soddisfatti, come quello di essere nutriti, quello di dormire o essere puliti.
Ma il bisogno affettivo, quello di sapere che mamma e papà sono lì per loro, li amano, li apprezzano, e ne riconoscono il valore, non va affatto sottovalutato. I nonni, o in generale gli anziani, potrebbero criticarvi se fate co-sleeping, se allattate fino a due, tre, quattro anni, se correte a prendere il bimbo in braccio appena inizia a piangere, ma ogni genitore dovrebbe seguire il proprio istinto senza intromissioni dall’esterno e senza critiche e consigli indesiderati.
Ansia e insicurezza vengono messe a bada proprio con la giusta dose di coccole
Studi recenti dimostrano una forte correlazione tra coccole e risposte adeguate ai bisogni affettivi dei bambini, e una crescita serena e priva di ansie e turbamenti.
Al contrario, l’assenza di coccole e abbracci, potrebbe provocare un meccanismo nel bambino in cui la soddisfazione di tali bisogni vada ricercata altrove, creando ansie, depressione, e chiaramente anche una forte possibilità di dipendenze, laddove il bisogno affettivo venga colmato e corrisposto solo grazie al cibo, o ad altri fattori esterni.
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