Ogni anno, gli ospedali pediatrici ospitano più di mille piccoli pazienti ammalati di tumore, di cui circa il 20-25% è affetto da osteosarcoma. Il cancro osseo tra i più letali ha colpito e stroncato pure Xana Enrique, la figlia di soli 9 anni del commissario tecnico del Barcellona e della Roma. Ma cos’é e quanto è diffuso nel nostro Paese?
Xana Enrique e la lotta contro l’osteosarcoma
Muore all’età di 9 anni Xana Enrique, l’ultima dei tre figli del campione asturiano, ex mister spagnolo e della Roma. È durata pochissimi mesi la battaglia contro l’osteosarcoma, uno dei cancri ossei più letali e diffuso in età pediatrica. Il tumore, catalogato tra i più rari, ha avuto la meglio sulla bambina nonostante le cure, lasciando la famiglia sgomenta e consumata dal dolore. Eppure, in Italia sono più di mille i bambini che ogni anno vengono ricoverati in ospedale per tumore e circa il 20-25% di loro è affetto da osteosarcoma.
Osteosarcoma: cos’è, sintomi e fattori di rischio
L’osteosarcoma è un tumore tra i più primitivi e rari che colpiscono le ossa. Può manifestarsi a qualsiasi età, senza distinzione tra maschi e femmine, con maggiore incidenza però tra i bambini in età pediatrica e gli adolescenti. Le cause sono ancora poco note, ma sono stati individuati alcuni fattori di rischio tra cui: l’esposizione alle radiazioni impiegate per la cura di altri tipi di tumore, la crescita rapida delle ossa, le mutazioni genetiche degli oncosoppressori p53 e RB1, nonché alcune sindromi ereditarie come quella di Rothmund-Thompson, di Li-Fraumeni ed il retinoblastoma. I pazienti affetti da osteosarcoma avvertono dolori nella zona colpita dal tumore, presentando anche gonfiori oppure tumefazioni. Col tempo, i dolori possono intensificarsi e le ossa indebolirsi fino al punto di provocare delle fratture definite patologiche, per distinguerle da quelle di origine traumatica che possono verificarsi in un osso sano. L’osteosarcoma viene solitamente affrontato con cure combinate che prevedono la chemioterapia e l’intervento chirurgico. Attualmente, i dati sono confortanti: circa il 70% dei piccoli pazienti sopravvive dopo 5 anni dalle cure.
Tumori pediatrici: la situazione in Italia
Ogni anno più di mille bambini si ammalano di cancro. Rispetto a 5 anni fa, i dati forniti dall’Airc (la fondazione per la ricerca sul cancro) sono stabili ma ugualmente pesanti. Si stimano infatti 7 mila nuove diagnosi di neoplasie tra i bambini in età pediatrica e 4 mila, invece, tra gli adolescenti. Tuttavia, esistono svariati casi di storie a lieto fine come ad esempio per il piccolo Matteo, figlio del difensore della Juventus Bonucci o di Giacomo, il figlio della Santarelli. Le terapie sono sempre più mirate ed efficaci, soprattutto per i tumori al sangue, con il 90% di successo. Tre bambini su quattro guariscono completamente.
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