La piccola Giulia, in cura al Gaslini di Genova, dovrà trasferirsi al Meyer di Firenze per continuare le terapie. La solidarietà del web: oltre 450 persone hanno donato alla raccolta fondi per sostenerla
Nove mesi in cura al Gaslini di Genova, lontani da casa e dagli affetti a Siracusa. È la storia di Giulia, 7 anni, affetta da un tumore maligno con metastasi alle ossa e midollo, e di sua madre, Valentina Casto.
Una battaglia cominciata un anno fa
Tutto inizia nel dicembre 2018, la vigilia di Natale, quando a Giulia viene diagnosticato un neuroblastoma di stadio 4. A raccontarlo è la mamma Valentina:
Appena appresa la gravità della situazione ho contattato un centro specializzato, il Gaslini di Genova, ma le cose purtroppo non sono andate per il meglio, dopo 10 cicli di chemio la malattia resiste. Giulia così a maggio del 2019 termina il primo protocollo.
Intanto i medici del Gaslini preparano un nuovo schema: si chiama “veritas” e comprende altri 5 cicli di chemio ancora più forti.
Già al terzo ciclo però la malattia progredisce. Le cure continuano a non funzionare. I dottori quindi ricominciano a studiare il caso di Giulia e decidono per un doppio trapianto e guanidina terapeutica. Radiazioni nucleari, per continuare poi con l’immunoterapia.
Una nuova speranza per Giulia
Lo scorso settembre è il turno dei fattori di crescita per far produrre il midollo e far risalire i valori per la raccolta delle cellule staminali.
Con un nuovo farmaco, una iniezione che si può fare solo la notte perché agisce meglio, vengono raccolte le cellule staminali che serviranno per il protocollo. Viene trasferita al padiglione Dea dove esegue il primo dei due trapianti che va a buon fine. Giulia viene dimessa lo scorso 7 ottobre in attesa di riprendersi ed effettuare la guanidina terapeutica in un altro ospedale.
Giulia e Valentina dovranno infatti spostarsi al Meyer di Firenze, come continua a raccontare mamma Valentina:
Cominceremo la nuova terapia il 6 novembre. Abbiamo bisogno di un appartamento vicino l’ospedale dove poi la bambina dovrà stare per la degenza.
Per sostenere Giulia e Valentina, mamma senza lavoro, è nata una raccolta fondi, già supportata da oltre 450 persone:
La speranza è darle tutte le possibilità di cura. In America studiano casi come quello di Giulia in centri di eccellenza. Potrebbe essere una strada percorribile.
Mia figlia continua a lottare come una guerriera perché vuole vivere. Sono una mamma sola con una bambina splendida che vuole ritornare alla sua vita quotidiana stare con la sua sorellina e correre e giocare come prima.
La campagna di raccolta fondi è raggiungibile al link www.gofundme.com/f/6yrs0uo
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