Secondo il rapporto “X Atlante dell’infanzia a rischio” pubblicato da Save the Children il numero di bambini che vivono sotto la soglia di povertà assoluta è triplicato nel corso degli ultimi dieci anni. Un bilancio decisamente poco positivo sulla situazione in materia di infanzia e istruzione scolastica.
Non è un paese per bambini
La nuova campagna “Illuminiamo il futuro” prende l’avvio proprio da questi risultati per sensibilizzare ed educare l’opinione pubblica e le istituzioni. Fa riflettere soprattutto un dato che spicca all’occhio: è triplicato nel corso degli ultimi dieci anni il numero di minori che vivono sotto la soglia di povertà assoluta. Sono 1 milione e duecentomila i bambini in queste condizioni, un numero enorme che si traduce in un aumento del tasso di povertà dal carattere allarmante.
Nel 2008 appena 1 minore su 25 (il 3,7%) era in povertà assoluta, un decennio dopo si trova in questa condizione ben 1 minore su 8 (12,5%) .
(Fonte Istat)
L’analisi pubblicata in questi giorni parla di un paese vietato ai minori, per quanto è impietosa la situazione in merito alla dispersione scolastica. La povertà educativa si riflette sulla povertà economica, ma ne è allo stesso tempo causa ed effetto, in un circolo vizioso che di fatto penalizza i minori. Il problema educativo non è solo relativo alla scuola, ma anche al contesto culturale di provenienza in cui lo sport e la lettura per molti ragazzi sono inesistenti.
I bambini, pilastri del futuro
Un parallelo interessante, presente nel report, mette sullo stesso livello la mancanza di politiche incisive per l’ambiente e l’assenza di un piano strutturale per l’istruzione. Il campo dei cambiamenti climatici e il campo dell’infanzia sono entrambi argomenti orientati al futuro.
La spesa pubblica prevista per l’istruzione è insufficiente e in costante ritardo, un ritardo che si è accumulato negli anni. Le conseguenze negative riguardano anche le condizioni degli edifici scolastici: ben settemila sono le scuole fatiscenti, ventiduemila risultano costruite prima che fosse obbligatorio il collaudo statico (negli anni settanta), per non parlare degli oltre diecimila edifici che non sono stati progettati secondo le norme antisismiche.
Il lancio della campagna “Illuminiamo il Futuro” con una petizione presente sul sito di Save the Children mira ad aumentare la consapevolezza di tutti noi su un tema tanto importante quanto urgente, cui prestare piena attenzione.
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