Una cinquantenne romana, probabilmente con la complicità del compagno, è sotto indagine con l’accusa di truffa ai danni dell’INPS. Pare infatti che sia riuscita a incassare oltre centomila euro di assegni familiari, nel corso degli anni, inventando di sana pianta sedici gravidanze. Al momento la signora ha l’obbligo di firma ma, se il reato fosse accertato, potrebbe essere arrestata.
Assegni familiari ottenuti con la truffa: rischia il carcere
Secondo la ricostruzione ufficiale dei fatti, la signora sarebbe riuscita, circa vent’anni fa, a rubare un libretto di certificati a una ginecologa. Li compilava e li presentava al suo datore di lavoro e all’ASL. Pare anche che, per rendere il tutto più credibile, utilizzasse un finto pancione. La donna ha simulato ben 16 gravidanze con questo sistema, incassando nel corso degli anni oltre centomila euro tra assegni familiari e bonus bebè. È dunque riuscita a prendere in giro tutti, incluso il sistema assistenziale, ma il suo gioco si è bruscamente fermato a causa di una sua disattenzione e grazie all’occhio vigile e attento dei Carabinieri. I quali, già da diverso tempo, monitoravano i suoi movimenti, ritenuti sospetti.
Come è stata scoperta la truffa degli assegni familiari per le false gravidanze
Insospettiti da queste numerose gravidanze, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno cominciato a tenere sotto controllo la donna. L’hanno colta sul fatto più volte al supermercato, senza il finto pancione. Questo è stato l’indizio che ha aperto ufficialmente le indagini, facendo scattare la denuncia nei confronti della truffatrice.
Ci sono anche particolari inquietanti sulla vicenda. Pare che la falsa mamma abbia dichiarato di avere quattro figli che, effettivamente, risultano regolarmente iscritti nei registi dell’Anagrafe ma dei quali non c’è nessuna traccia. Per il momento, il gip di Roma Mara Mattioli ha disposto solo un doppio obbligo di firma nei confronti della donna ma si vocifera che, se tutto fosse confermato, la signora potrebbe finire in manette e scontare la sua pena nel carcere di Regina Coeli.
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