Affrontare gli esami è sempre una grande emozione non solo per i bambini, ma anche per i genitori. Ma se il bambino fosse affetto da DSA?
DSA significa disturbo specifico dell’apprendimento che contempla dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia. In poche parole il bambino ha difficoltà in tutta la produzione scritta, verbale e numerica. Ma come far affrontare un esame a un bambino dislessico?
Per dare la risposta bisogna fare un passo indietro. Innanzitutto si deve accertare l’effettiva presenza del disturbo e lo si può fare, assieme agli insegnanti, durante il corso dell’anno scolastico ed eseguendo gli specifici esami medici. Il bambino dislessico è un bambino normalissimo sotto tutti gli aspetti, che non presenta deficit cognitivi, ma solo una disfunzione specifica di alcune cellule imputate nel processo di riconoscimento delle parole e del loro significato.
Questo deficit non impedisce al bambino di svolgere le attività scolastiche, ma ha necessità di un supporto e di tecniche e strumenti d’apprendimento differenti. Per questo motivo è importante riconoscere tempestivamente il problema. Una volta riconosciuto, il secondo passo è quello di ottenere le certificazioni specifiche del disturbo che consentiranno al ragazzino di usufruire di una figura di sostegno. Purtroppo molti genitori vedono questo disturbo come una non meglio definita vergogna, come se si bollasse col timbro della diversità il loro bambino. Invece ottenere il sostegno nelle ore scolastiche è fondamentale. Il bambino, pur se con modalità differenti, avrà la possibilità di imparare le stesse nozioni dei compagni di classe senza restare indietro.
Per questo esistono delle apposite direttive Ministeriali che regolamentano la didattica per i bambini DSA.
Per quanto riguarda lo svolgimento degli esami, se i bambini hanno le certificazioni possono avere più tempo per lo svolgimento dei compiti e possono utilizzare calcolatrice e computer, un aiuto notevole se saputo gestire nel modo corretto.
La dislessia è un disturbo che si può controllare e che consente di vivere una vita normalissima. Alcune celebrità di Hollywood sono affette dal problema e hanno fatto una brillante carriera nel cinema, un incoraggiamento per bambini e famiglie che hanno a che fare con il disturbo.
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