È ormai chiaro che il latte materno sia un incredibile fonte di anticorpi (e non solo), che aiuta il sistema immunitario del neonato a formarsi e rinforzarsi. Gli anticorpi servono proprio per contrastare malattie causate da parassiti come i virus o i batteri.
Ecco perché i ricercatori in diverse parti del mondo stanno studiando gli anticorpi nel latte materno di coloro che sono guarite dal coronavirus, per verificare la possibilità di utilizzarlo come arma contro la malattia.
In Olanda si ricercano gli anticorpi
I ricercatori dell’ospedale universitario UMC di Amsterdam stanno studiando se gli anticorpi nel latte materno potrebbero avere un effetto preventivo contro il Coronavirus.
Stanno reclutando madri che allattano al seno, hanno avuto il coronavirus e che sono disposte a donare parte del loro latte per il test. Britt Van Keulen, prima firmataria di questo studio e medico presso la Banca del latte delle madri olandesi ha dichiarato:
Sappiamo che il latte materno protegge i neonati dalle infezioni respiratorie, perché contiene anticorpi. Allattando al seno, la madre trasmette i propri anticorpi al proprio bambino.
Basandosi sulle evidenze scientifiche rilevate su una donna incinta durante l’epidemia di SARS nel 2003, è fiduciosa di poter adottare la stessa strategia poichè questa donna era gravemente malata di SARS e ha dato alla luce un bambino sano a 38 settimane. Nel suo latte materno c’erano gli anticorpi per contrastare il virus della SARS.
Il Coronavirus fa parte della stessa famiglia di virus e quindi la ricercatrice pensa che anche gli anticorpi contro quest’ultimo potrebbero essere trasmessi con il latte materno.
New York, potrebbe essere la chiave di volta per sconfiggere il coronavirus
Un altro studio proviene da Rebecca Powell, ricercatrice presso la Icahn School of Medicine di New York City, la quale anch’essa sta esaminando la presenza di anticorpi nel latte materno delle donne che sono state esposte al coronavirus.
La sua teoria è che le donne che allattano al seno a New York City, l’attuale epicentro globale della pandemia, potrebbero aver sviluppato anticorpi in risposta al virus, che il loro latte materno sta ora trasmettendo ai loro figli.
Indipendentemente dal fatto che una donna sia risultata positiva alla malattia o meno, se è stata esposta ed è attualmente in buona salute, ciò significa che il suo corpo potrebbe essere già entrato in azione creando anticorpi. Questi anticorpi potrebbero quindi essere passati nel latte materno per aiutare a proteggere il suo bambino dalla malattia.
Il latte materno sarà sufficiente per combattere la Covid19?
Se i ricercatori riuscissero a rilevare la presenza di tali anticorpi nel latte materno, si parrebbe davanti a loro una grande sfida: ovvero quella di dover verificare se questi ultimi sopravvivono a un processo di pastorizzazione assolutamente necessario per garantirne la sicurezza ed evitare così infezioni dovute ad altri patogeni.
L’intento nell’immediato potrebbe essere quello di utilizzare tale “miscela” per immunizzare e tutelare le categorie più vulnerabili della società, i bambini come le persone anziane.
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