Una bella storia che arriva da Palermo. Dopo due mesi di lontananza si sono riabbracciati una mamma quarantenne che ha sconfitto il coronavirus e il suo bambino di 9 anni con la leucemia linfoblastica ora in remissione. A raccontare la vicenda con lieto fine è stata la madre dalle colonne del Giornale di Sicilia.
A Palermo battuti coronavirus e leucemia
Benedetta lavora in un call center del capoluogo siciliano e ha contratto il Covid-19 lo scorso 15 marzo, insieme ad altri due impiegati della medesima società. La sua prima preoccupazione è stata per il bambino, affetto da leucemia linfoblastica e reduce da due anni di lotta contro la malattia. Il pericolo era quello di infettarlo aggravando la sua situazione. Ancora prima di avere le conferme scientifiche con i risultati delle analisi, la premurosa mamma ha allertato la pediatra.
Si era già mostrata all’altezza quando aveva diagnosticato tempestivamente il brutto male del figlio. Anche in questa situazione non ha sbagliato. Le ha suggerito la strada da seguire passo a passo mettendola in isolamento. Ha atteso a lungo il tampone, poi una Tac ha dato esiti chiari. Per la donna si sono aperte le porte dell’ospedale nel quale è stata sottoposta a un trattamento con il casco di ventilazione. Poi è stata intubata e in coma per una settimana.
La doppia vittoria di Benedetta e Andrea
I medici avevano dato a Benedetta il 25% delle probabilità di guarire. Ma lei ce l’ha fatta. Lei stessa racconta di aver pregato Dio, chiedendo di poter rivedere i suoi figli, Andrea di 9 anni e Arianna di 5 anni. Sono stati proprio loro, come lei stessa confessa, a darle la forza di reagire. Ha potuto avere solo qualche contatto telefonico con loro, duranti i quali non sono mancati i pianti dei piccoli. Lo scorso 2 maggio Benedetta è potuta tornare a casa e rivedere la famiglia. Ora può festeggiare una doppia vittoria, la sua contro il coronavirus e quella di Andrea contro la leucemia. Nessun familiare della donna ha contratto il Covid-19.
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