Si parla spesso di latte materno e sappiamo bene come sia un alimento ricco di nutrienti e benefico per la crescita del neonato in quanto contiene la giusta combinazione di grassi, vitamine e carboidrati. Ma i benefici non finiscono qui: il latte materno contribuisce alla produzione di anticorpi nell’organismo del bambino e cambia per adattarsi alle esigenze che variano con i mesi e la crescita del piccolo. Ultima novità negli studi del latte della madre riguarda la differenza tra il latte prodotto al mattino da quello della sera.
I benefici del latte materno
Il primo latte, denominato colostro è altamente concentrato, facilmente digeribile e con un’elevata concentrazione di anticorpi utili per prevenire le infezioni. Il latte cresce con lo sviluppo del bambino e si trasforma in latte maturo, mantenendo sempre la sua funzione di barriera nei confronti dei pericoli esterni che potrebbero colpire la salute del piccolo. Se, ad esempio, la mamma ha l’influenza, gli anticorpi vengono immediatamente incorporati nel latte e così trasmetti al bambino. Tanti sono i benefici immunologici del latte materno che contribuiscono alla formazione del sistema immunitario del neonato e anche per questo è in genere preferito al latte artificiale, in assenza di motivi validi per optare invece per quest’ultimo.
Mattino o sera: davvero il latte cambia?
Recenti studi hanno dimostrato come il latte prodotto al mattino sia più ricco di cortisolo, un ormone che gioca un ruolo fondamentale nel processo del metabolismo del bambino, che regola la quantità di zuccheri presenti nel sangue e funziona da regolatore nell’adattamento alle fatiche della vita (ruolo cosiddetto di “coping”). Da questo ormone dipende poi lo stress: un’elevata concentrazione di cortisolo è negativa per il bambino e può arrivare a creare degli squilibri in tutto l’organismo. Fungendo quindi da regolatore del ritmo del corpo, il cortisolo è prodotto maggiormente nelle prime ore del giorno. Al contrario, il latte materno della sera contiene una maggiore quantità di melatonina, ormone che regola i ritmi del sonno.
Sapere che il latte cambia con il ritmo circadiano della mamma è importante soprattutto quando si utilizza un tiralatte: il latte prodotto alle 9 del mattino potrebbe non essere l’ideale per il bambino se assunto alle 9 di sera, e viceversa. Senza sentirsi in obbligo dunque di rispettare tutti i giorni queste indicazioni, possiamo tenerlo a mente come un consiglio utile ad esempio per cercare di far dormire meglio il nostro bambino. Senza dimenticare che il latte materno è già di per sé un’ottima scelta per lo sviluppo del suo organismo e che non si crea alcun problema se utilizzando il tiralatte si dovesse somministrare il latte serale al mattino o viceversa.
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