È uscita la bozza del Piano Scuola 2020-2021 con le linee guida da seguire per il ritorno sui banchi di scuola. Il Ministero dell’Istruzione ha varato un Piano contenente le indicazioni per organizzare la ripresa dell’attività scolastica a settembre, sarà nell’ambito di una riunione tra Stato e Regioni che se ne deciderà l’approvazione o la bocciatura.
Riapertura scuole : la bozza del piano Scuola 2020-2021
I punti previsti nella bozza (qui il pdf) riguardano i diversi aspetti del settore: la programmazione didattica, gli allestimenti degli spazi e dei tempi di frequenza, la formazione del personale. A proposito di quest’ultimo, nel testo, non si fa alcun riferimento ad assunzioni di nuovi insegnanti come pure non vi è menzione esplicita dell’obbligo di indossare mascherine o divisori in plexiglas, rimandando alle ultime disposizioni del Comitato tecnico scientifico in materia di sicurezza e distanziamento sociale.
In generale le istruzioni contenute nel Piano scuola 2020/21 sono dei suggerimenti, non vincolanti, sulle linee da adottare da parte delle singole scuole a cui è delegata ampia autonomia.
Rientro in aula o didattica a distanza?
Nel testo della Ministra Azzolina sono contemplati due scenari: che la situazione del contagio sia misurata o che, invece, possa tornare a livelli preoccupanti. In quest’ultimo caso sarebbe prevista la prosecuzione della didattica a distanza, mentre, nell’altra ipotesi, si auspica il back to school.
In entrambe le eventualità viene data ai presidi la facoltà di adottare i relativi comportamenti come: pianificare la programmazione nonché la formazione del corpo docente sull’uso delle ultime tecnologie, adeguare gli ambienti scolastici nel rispetto delle norme di sicurezza, presenza in aula suddivisa in turni diversi, svolgimento delle lezioni anche al sabato (per quelli che non lo fanno attualmente), ripartizioni delle classi in più gruppi (anche di differente età), aggregazione di discipline in aree e ambiti comuni.
La replica dei Presidi
L’Associazione Nazionale Presidi, attraverso il suo presidente Antonello Giannelli, ha espresso seri dubbi in proposito, definendo il documento molto generico e privo di direttive univoche : troppo è lasciato alla discrezione dei dirigenti scolastici ai quali, però, non sono ancora giunte le giuste risorse per poter assolvere alle indicazioni fornite in maniera adeguata.
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