La malattia è uno dei momenti più fragili e difficili da superare per chiunque, specialmente quando si è costretti a passare le proprie giornate tra esami e ricoveri in ospedali.
In Brasile, però, c’è una paziente malata di tumore che ha saputo dare un senso diverso ai propri giorni in ospedale: si è cimentata nell’arte dell’uncinetto per fornire abiti ai bambini nati prematuri e ricoverati nella terapia intensiva neonatale.
Amore e abiti all’uncinetto: l’incredibile storia di Marlene Scheurich
All’ospedale brasiliano Sant’Antonio di Blumenau, la malata oncologica Marlene Scheurich, ormai ribattezzata da tutto il personale medico come Dona Marlene, ha deciso di dare un senso diverso alle proprie giornate in ospedale, tra dolori e pensieri, occupando il proprio tempo creando splendidi abiti all’uncinetto per i bambini nati prematuri nell’ospedale.
Da sempre amante dell’arte preziosa dell’uncinetto, ha collaborato attivamente ai diversi progetti ospedalieri donando dei piccoli pupazzi a forma di polpo per tutti i bambini nati prematuri e con aspettative di vita basse.
L’uncinetto come evasione dalla realtà della malattia
Per Dona Marlene l’uncinetto è diventato una sorta di terapia che non fa bene solamente a lei, bensì può dare amore anche ai piccoli neonati più sfortunati che dovranno superare la loro prova più grande: la sopravvivenza.
La dedizione e la passione per l’uncinetto non è passata inosservata anche agli occhi della società EuroRoma, che venuta a conoscenza dei gesti della donna ha subito provveduto a inviarle dei kit di fili e riviste di uncinetto per poter permetterle di confezione abiti, calzini e vestitini da donare ai piccoli pazienti.
La signora Dona Marlene è letteralmente rinata con questo impiego, e questa storia di tenerezza e amore non può che insegnarci come anche i più piccoli gesti possono sensibilmente modificarci.
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